Quando ho chiesto a Enzo Molica Nardo come è arrivato alla pranoterapia, la sua risposta è stata naturale. “Ho sempre utilizzato le mani per curare i miei disturbi” dice. “Quando avevo qualche disturbo utilizzavo la mia energia per stare meglio. Lo facevo solo su di me ma poi, attraverso delle ricerche, ho scoperto che questa tecnica è una forma di medicina alternativa e ho iniziato a studiare per poter aiutare anche le altre persone”.
Conosciuta sin dai tempi antichi, da popolazioni diverse e distanti tra di loro, il termine pranoterapia deriva dall’unione di due parole: “prana” (in sanscrito significa “soffio vitale”) e “terapia” nel senso di cura. Il concetto di “prana” è mutuato dalla religione induista e indica l’energia vitale che muove tutto, esseri umani inclusi. A questo va ad aggiungersi la terapia, dispensata attraverso flussi di energia che passano dalle mani.
Come ci spiega Enzo, pranoterapeuta certificato A.M.I. e iscritto all’albo professionale: “Il nostro intervento è sul corpo, ma anche sulla psiche delle persone perché lavoriamo sulla causa del dolore fisico per risolverlo. Per ottenere dei risultati, i trattamenti sono strutturati in cicli diversificati a seconda della patologia e da quanto tempo è presente il dolore nella persona”.
Lo scopo della pranoterapia è infatti raggiungere un benessere soprattutto spirituale, da cui poi deriva quello fisico. “Le malattie psicosomatiche si possono curare bene, così come gli stati infiammatori” puntualizza Enzo. “Agisce con efficacia sui disturbi osteoarticolari e muscolari, sui problemi respiratori, sugli stati d’animo ansiosi e sui soggetti stressati perché permette di trovare un equilibrio e di convivere con le proprie ferite emotive”.
Infatti, secondo la filosofia della pranoterapia, l’organismo si ammala in seguito ad alterazioni dei livelli energetici, ovvero a uno squilibrio del “prana”. Il pranoterapeuta, grazie al proprio patrimonio energetico superiore alla media, è in grado di individuare le alterazioni, scaricare l’energia negativa dalle persone e quindi trasferire loro la propria energia positiva riportando l’equilibrio e lo stato di salute.
“Il trattamento si mette in pratica con l’imposizione delle mani sulla zona affetta dal disturbo perché vada in profondità e porti sollievo. Dopo di che si effettua un ripristino e riequilibrio energetico su tutto il corpo compresi meridiani e punti energetici (chakra), i risultati sono spesso tangibili anche se di difficile spiegazione. È per questo che la pranoterapia non ha alcun dato scientifico che possa confermare o confutare l’efficacia. Per patologie gravi è sempre bene consultare un medico e quindi avvalersi dei nostri trattamenti per trovare sollievo” conclude Enzo, invitandoci a provare la pranoterapia per decidere senza pregiudizi se è utile alla nostra salute psicofisica.
Enzo Molica Nardo
Cell. 345 1603606