Prima il successo al Teatro Ariston nei panni di co-conduttore di Sanremo, poi il tour negli stadi italiani nel 2025. Si preannuncia un altro anno d’oro per il cantautore, tra i più innovativi e apprezzati nel panorama europeo.
Dopo l’ottima performance da co-conduttore al Festival di Sanremo al fianco di Amadeus, per Marco Mengoni arriverà un nuovo emozionante tour negli stadi nel 2025, a due anni dal tutto esaurito dell’estate 2023. Decimo tour live del cantautore che ha al suo attivo 79 dischi di platino, 8 album e 2,5 miliardi di streaming. Sul palco porterà il racconto di 15 anni di carriera densi di riconoscimenti, vittorie, grandi platee ed empatia con il pubblico. A partire dall’esperienza maturata sul palco dell’Ariston che ha calcato in tutti i modi possibili. “Esperienze come quelle di Sanremo – ha dichiarato prima di salire sul palco della prima serata dell’edizione 2024 – danno un’accelerata ad alcuni moti emotivi e di crescita perché ti portano a conoscere più persone e quindi ad arricchirti e questo si riflette nel percorso musicale. Sono sempre stato un curioso, una persona che ha fame di conoscere e scoprire mondi diversi che non mi appartengono”. Non pensa ancora ad un suo one man show e racconta come si è preparato per questa avventura da conduttore del Festival della canzone italiana: “No, uno show tutto mio, oddio che ansia! In futuro magari si vedrà. Intanto per fare questo Festival ho riguardato dei Sanremo di quando ero piccolo e ho rivisto con molta gioia tutta un’edizione del passato dove c’era una grande artista, Anna Marchesini, che ho riscoperto essere un genio assoluto. Molto ha fatto lei nel mio avvicinarmi a questo palco come conduttore, la sento vicina, naturalmente non ho un grammo del suo talento ma con lei provo un feeling molto profondo e poi rido con le lacrime! Quando sono imbarazzato provo ad uscirne facendo le imitazioni delle voci, come la sua, e questo mi aiuta anche nella vita di tutti i giorni”.
Dopo essere stato super ospite a Sanremo, nel 2023 è arrivata la vittoria alla 73esima edizione del Festival, la seconda in carriera dopo quella di dieci anni prima. Con il brano “Due Vite” ha incantato tutta Europa all’Eurovision conquistando il quarto posto e il premio per la miglior composizione. E ora ha incantato anche come co-conduttore. Ricordi sanremesi indelebili per Marco: “Sono felice di aver partecipato in tutti i ruoli a questi Festival di Amadeus. Ci tengo a dire che lui ha saputo trovare la chiave per portare su quel palco tutte le sfumature della musica, avvicinandosi a tutte le generazioni”. Ai giovani che ha avuto il piacere di presentare consiglia di “allenare la propria emotività a reggere la pressione, perché a certi livelli è quella che si gestisce con meno lucidità”.
Poco meno di un anno fa ha pubblicato “Materia Prisma”, l’ultimo tassello della trilogia cinque volte disco di platino, un viaggio musicale iniziato con “Materia Terra” e proseguito con “Materia Pelle”. Un racconto intimo, scaturito da un momento di fragilità che prima dell’esibizione nell’ultimo Sanremo il cantautore racconta senza ritrosie: “Credo che non si debba uscire dalla fragilità ma che si possano trovare gli strumenti utili per gestirla, educandosi, e sicuramente con l’aiuto di un esperto. Faccio sedute di terapia settimanali nelle quali mi confronto con me stesso e dove sono libero di giocare con i miei pensieri. La maggior parte del lavoro lo fai tu quando esci dallo psicoterapeuta e rimani da solo. Pian piano impari a gestire le emozioni”. Si è notato anche un suo cambiamento nello stile che l’artista spiega così: “Credo che in questo momento io sembri apparentemente più giovane nel vestirmi perché sto cercando quella parte lì in me e la sto tirando fuori. Per tanti anni sono stato un po’ troppo aggressivo e pesante nei miei confronti, un po’ troppo severo e quindi vorrei che uscisse anche la gioia di viversi ogni momento, di divertirsi, di non stare sempre a pensare per forza al numero, alla pressione, alle aspettative. Voglio farlo per le persone che non ho più e per quelle che non se lo possono permettere, voglio godermi la vita. Molte volte non l’ho fatto, ho pensato troppo ma ora dovrei imparare un po’ di più a buttarmi nella leggerezza. In questo momento sono abbastanza soddisfatto e contento di essere come sono, nel bene e nel male”.
Da sempre sensibile a temi sociali e di rispetto ambientale, attento narratore delle potenzialità espressive dell’essere umano e di tutte le forme comunicative, Marco affianca alla musica un’attività di sensibilizzazione verso l’arte che si sprigiona attraverso la creatività e la collaborazione tra mondi apparentemente diversi. Recentemente il progetto Materia si è trasformato in un’antologia dal titolo “Materia, le Parole”, nata da un’idea di Marco insieme ai ragazzi della Scuola Holden di Torino. Dopo aver ascoltato i tre dischi dell’artista (Terra, Pelle, Prisma) gli studenti hanno prodotto racconti, poesie e riflessioni in base alle suggestioni dei pezzi e alle emozioni che hanno provato ascoltandoli. Il cantautore ha devoluto il compenso e i diritti d’autore per l’istituzione di borse di studio alla Scuola per narratori nata da un’idea di Alessandro Baricco: “Le canzoni di Materia sono diventate il punto di partenza di un nuovo percorso… e sono tornate a me sotto forma di prosa, poesia, testi teatrali, senza nessun limite all’immaginazione degli studenti che hanno scelto di partecipare a questa nostra follia: solo la gioia di sapere che le canzoni avrebbero aperto nuove strade, che dalle storie sarebbero nate altre storie. Un circolo vizioso virtuoso che è arrivato oggi a essere questo libro”. Ogni racconto si lega a una canzone in particolare e può essere ascoltata prima, dopo o durante la lettura, in questo modo la voce del cantante accompagna tutte le storie diventando un filo conduttore preziosissimo.
Tornando al viaggio live di Marco Mengoni, il tour 2023 è proseguito oltre confine lo scorso autunno con una prima volta nei principali palazzetti europei, simbolo della scena musicale del nostro continente, che hanno visto protagoniste alcune delle più importanti star internazionali. Nei palazzetti europei ha segnato tre sold out: Bruxelles, Francoforte e Parigi. Rispetto invece al tour negli stadi del 2025, l’estate in musica per Marco Mengoni partirà da Napoli il 26 giugno al Diego Armando Maradona, per poi proseguire il 2 luglio allo Stadio Olimpico di Roma. Il 5 luglio sarà a Bologna e il 9 luglio a Torino. Raddoppiate le date a San Siro, il 13 e il 14 luglio, e poi si esibirà il 17 luglio a Padova, il 20 luglio a Bari e, infine, la tournée si concluderà il 24 luglio a Messina.