Lirica da Dicembre a Febbraio 2020


Teatro Regio Torino

Carmen

Data: dal 10 al 12 dicembre 2019
Opera della seduzione a parti invertite, quasi un “Don Giovanni” al femminile, il capolavoro di Bizet trascende ogni distinzione di genere in un meccanismo teatrale perfetto, con situazioni che incarnano conflitti profondi e universali, come quello tra libertà e destino. Giacomo Sagripanti sul podio di Orchestra e Coro del Regio, quest’ultimo istruito da Andrea Secchi.

 

la traviataTeatro La Fenice – Venezia

La Traviata

Date: dal 4 al 29 gennaio 2020
Melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria
Piave, proposta nel fortunato allestimento di Robert Carsen che inaugurò
nel novembre 2004 la prima stagione lirica della Fenice ricostruita: un allestimento
che, ripreso nel 2007, è un classico del repertorio del Teatro La
Fenice e un appuntamento fisso della sua programmazione.
Robert Carsen ne firma la regia, Patrick Kinmonth le scene e i costumi, Philippe
Giraudeau la coreografia, Robert Carsen e Peter Van Praet le luci.

 

Teatro Carlo Felice – Genova

Il Barbiere di Siviglia

Date: dal 15 al 21 gennaio 2020
Il vecchio personaggio settecentesco Figaro, con Rossini diventa un uragano
che travolge tutto ciò che c’è in scena. Nessuna aria non drammatica
aveva mai raggiunto un’apoteosi drammatica, anche se per finta, come il
“colpo di cannone” dell’aria della “Calunnia” di Don Basilio, lezione magistrale
del famoso crescendo rossiniano. La regia della spettacolo è di Alfonso
Antoniozzi, baritono espertissimo del repertorio buffo italiano, che rinnova
un allestimento cult, quello progettato da Emanuele Luzzati per la Stagione
inaugurale 1991/1992 del Teatro Carlo Felice.

 

Teatro Comunale – Bologna

Madama Butterfly

Date: dal 20 al 27 febbraio 2020
Basata su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, “Madama Butterfly” è
un’opera in tre atti che mette in scena le inquietudini dell’animo femminile.
La protagonista del dramma Cio-Cio-san, pur essendo vittima dell’istituzione
matrimoniale, cresce in consapevolezza nel corso dell’opera fino alla
fase matura della maternità, in nome della quale ella prende scelte determinanti.
Quella della protagonista è dunque una figura fragile e tormentata,
che trova nelle regioni più nascoste del proprio animo la forza di uscire dalle
convenzioni e trovare la libertà nell’abbandono del figlio e della vita.


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