L’inverno più nero
di Carlo Lucarelli
1944, Bologna sta vivendo il suo “inverno piú nero”. Anche per De Luca, ormai
inquadrato nella polizia politica di Salò, quei mesi maledetti sono un progressivo
sprofondare all’inferno. Poi succede una cosa. Nella Sperrzone, il centro di Bologna
sorvegliato dai soldati della Feldgendarmerie, pieno di sfollati, vengono
ritrovati tre cadaveri. Tre omicidi su cui il commissario è costretto a indagare per
conto di tre committenti diversi e con interessi contrastanti. Convinti che solo lui
possa aiutarli.
Le ragazze stanno bene
di Giulia Cuter, Giulia Perone
È possibile, oggi, non rinunciare al femminismo ma nemmeno alla femminilità? Ci
sono molte cose che le ragazze contemporanee non vogliono più essere: non le
spose sottomesse degli anni Cinquanta, ma nemmeno le femministe arrabbiate
degli anni Settanta. Ci sono molte altre cose che le ragazze contemporanee sono
già, invece: donne in carriera, esseri umani indipendenti nella gestione del proprio
corpo e della propria vita. Eppure quelle ragazze continuano a essere anche figlie,
fidanzate, madri, spose. Come non rimanere, allora, prigioniere dell’uno o dell’altro
modello? Come ripensare al femminismo, alla luce dei cambiamenti intercorsi negli
anni? Qual era il punto di partenza, e quanta strada siamo riuscite a fare grazie
a quella rivoluzione?
Inventario di un cuore in allarme
di Lorenzo Marone
Per un ipocondriaco che vuole smettere di tormentare chi gli sta accanto con le
proprie ossessioni, trovare una valvola di sfogo è una questione vitale. Ma come si
impara ad affrontare la paura da soli? Forse raccontandosi. È quello che fa Lorenzo
Marone, senza timore di mostrarsi vulnerabile. Scorrendo l’inventario delle sue
fobie ognuno può incontrare un pezzo di sé e partecipare alla ricerca di una via di
fuga in discipline e pratiche disparate: dalla medicina alla psicologia, dai tarocchi
all’astrologia. E se esorcizzare del tutto l’angoscia resta un miraggio, possiamo
reagire alla fragilità ammettendola. E magari accogliere, con un po’ di leggerezza,
le imperfezioni che ci rendono unici.
Cadrò, sognando di volare
di Fabio Genovesi
Fabio ha ventiquattro anni e studia giurisprudenza. La materia non lo entusiasma
per niente, perciò procede stancamente, fin quando per evitare il servizio militare
obbligatorio viene spedito in un ospizio per preti in cima ai monti. Più ispirato che
mai, Fabio Genovesi ci racconta cosa vuol dire credere in qualcosa. Che sia però
magica, e ci accenda, spingendoci avanti o da qualsiasi parte, senza progetti o
direzioni già tracciate. Si rischia di cadere, sì, ma quando alla radio passeranno la
canzone della nostra adolescenza allora, cantandola a squarciagola coi finestrini
abbassati, di sicuro voleremo.