L’arredatrice risponde – Settembre


A cura di Silvia Tagliafierro: Titolare di Eurom Arredamenti, collabora con la nostra rivista per fornire ai lettori consigli e idee sull’arredamento della casa, interior design, riorganizzazione degli spazi interni, garantendo professionalità e creatività.

Roberta S. dovrà acquistare presto una nuova cucina e chiede un consiglio sulla tipologia di piano di lavoro da scegliere, infatti ama cucinare e vorrebbe qualcosa di pratico ma anche elegante, considerando che la cucina affaccerà su un ambiente living.

I materiali disponibili per i piani cucina sono moltissimi e hanno caratteristiche e costi anche molto diversi fra loro. Per questa ragione, come sempre, mi piace partire dalle esigenze di chi dovrà usare la cucina. Il fatto che si tratti di una persona che ama cucinare è un primo indizio, ma non è sufficiente. “Quanti siete in famiglia? Chi usa la cucina e come? Quale stile avrà la casa?”. Queste sono le domande che ho posto a Roberta la quale mi ha raccontato che oltre a lei, appassionata di cake design, usano la cucina anche i due figli adolescenti che spesso non sono così attenti. È proprio per questa ragione che desidera un materiale che sia anche pratico e resistente. La cucina però è uno dei primi elementi che si vede entrando nel living e Roberta desidera un effetto elegante che si armonizzi con alcuni suoi pezzi di modernariato. Messi insieme i vari indizi è stato naturale suggerire alla nostra lettrice un materiale ceramico come il gres, che può assumere i look più diversi tra marmo, cemento, pietra, metalli o colori pieni e intesi. Si tratta di un materiale idrorepellente e resistente ai graffi, alle macchie, ai prodotti acidi, nonché agli sbalzi di temperatura, che permette anche di lavorare direttamente sul piano e di appoggiare pentole bollenti senza rovinare la superficie. Oggi il gres è prodotto da molti marchi e si trova in commercio a prezzi sempre più interessanti. Il mio consiglio, arrivati qui, è quello di utilizzare una soluzione che riproduca la venatura dei marmi nei toni scuri e opachi come il Noir Desir di Laminam che grazie alle sue venature bronzate e ramate si abbina alla perfezione con il legno caldo dei pezzi di modernariato.


Angela M. ci scrive: “Quando guardo la mia nuova casa, mi sembra che manchi qualcosa. Trovo alcune pareti spoglie, come quella dietro al divano o alla testata del letto, ma non amando gli effetti murali come le spugnature, le velature o gli stucchi, cerco un’idea diversa per valorizzarle”.

Ci sono vari modi di valorizzare una parete. Ad esempio si possono fare sviluppare in bianco e nero foto di famiglia in diversi formati e creare una composizione di cornici sopra una madia o lungo le pareti di un corridoio, oppure si può optare per dipingere sulla parete una forma geometrica con un colore a contrasto con l’elemento d’arredo da valorizzare e magari aggiungere un bel tappeto che ne riprenda i colori. Tuttavia, una delle soluzioni che personalmente preferisco e tornata di gran moda negli ultimi tempi, è la carta da parati. Non immaginatevi quelle con disegni ripetitivi in stile anni ‘70, ma piuttosto le soluzioni che, una volta posate, riproducono sulla parete un disegno più o meno complesso che viene dimensionato sulle misure disponibili. Una carta di questo tipo permette di dare quel colpo di adrenalina che rende unica una casa.