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Da sempre IRM tutela la salute dei pazienti garantendo cortesia, tempi di attesa ridotti e prestazioni all’avanguardia. La strategia dell’azienda è focalizzata sugli investimenti nelle migliori tecnologie presenti sul mercato: come vent’anni fa IRM è stato uno dei primi centri ad installare la Risonanza Magnetica da 1.5 T, così oggi è uno dei pochi ad avere già installato un’apparecchiatura da 3.0 Tesla. Plus magazine ha incontrato il Dr. Mondello, medico chirurgo specializzato
in radiodiagnostica, per capire quali sono le potenzialità di questo nuovo dispositivo.

Cos’è la Risonanza Magnetica Nucleare?
La RMN è la più sofisticata tecnica di radiodiagnostica attualmente utilizzabile, che sfrutta un potente campo magnetico e non radiazioni, per creare immagini molto dettagliate dell’anatomia di una determinata area, anche molto estesa, del corpo umano.
Il suo principio di funzionamento è complesso, ma cerchiamo di sintetizzarlo: la RM sfrutta le potenzialità di un grande magnete e di radiofrequenze per modificare l’orientamento degli atomi di idrogeno presenti nelle singole cellule del distretto anatomico di interesse.
Ad impulso cessato segue il ripristino al loro orientamento originale, durante il quale gli atomi di idrogeno emettono un’energia, captata attraverso appositi rilevatori e convertita, per mezzo di complessi algoritmi informatici, per creare le immagini.

Quali sono le caratteristiche della RM da 3.0 Tesla e quali vantaggi riscontra il paziente rispetto alla precedente RM da 1.5 Tesla?
L’elevata qualità delle immagini ha consentito un ulteriore salto in avanti riguardo la qualità diagnostica, maggiormente cresciuta rispetto alla RM 1.5 Tesla, grazie a un eccellente rapporto segnale/rumore – inteso come potenza
del segnale rispetto a disturbo di fondo – che permette una ricostruzione di immagini anatomicamente più dettagliate e nitide, ottenute più velocemente, per un risultato più preciso. Inoltre si ha una maggiore velocità nell’esecuzione
dell’esame e una riduzione del fastidio sonoro che mettono a proprio agio il paziente.
Il nuovo dispositivo è più confortevole perché il tunnel è ampio 70 cm. e il lettino è più in basso rispetto alle apparecchiature RMN tradizionali, garantendo un minore senso di costrizione e una migliore accessibilità. Grazie all’elevato grado di sofisticazione delle prestazioni fruibili con il nuovo dispositivo, il paziente potrà quindi vivere un’esperienza meno traumatica, in un ambiente gradevole e anti claustrofobico.

Quali esami possono essere eseguiti con la Risonanza Magnetica da 3.0 Tesla?
L’apparecchiatura rappresenta lo stato dell’arte per la diagnostica per immagini ambulatoriale ed è di assoluta rilevanza in pressoché tutti i campi della medicina: dalla neurologia all’ortopedia, all’oncologia, alla gastroenterologia, alla cardiologia. L’esame inoltre è assolutamente innocuo e non doloroso.

Ci sono effetti collaterali?
Non ci sono e le controindicazioni assolute sono limitate ai pazienti portatori di pacemaker e ad altri pochi casi.

Da quale età si può effettuare?
L’indagine RM 3.0 Tesla è fruibile a qualunque età, a condizione di una sufficiente capacità di collaborazione da parte del paziente.

 

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