Il dott. Riccardo Nastasi, dopo aver conseguito la Laurea con lode, ha lavorato come fisioterapista presso l’ospedale Cottolengo di Torino affiancando la sua attività a un servizio di terapia domiciliare. Ha conseguito il Master RDM per la riabilitazione dei disordini muscolo-scheletrici presso l’Università di Genova, il primo Master fondato in Italia e anche il più importante per la terapia manuale, riconosciuto a livello internazionale per le sue peculiarità. Recentemente ha aperto un nuovo studio attrezzato in città.
Lei, dott. Nastasi , dà grande importanza alle manipolazioni manuali.
Sicuramente è un elemento importante del trattamento che, tuttavia, non deve precludere l’integrazione con l’esercizio terapeutico consentendo di mantenere nel tempo i risultati ottenuti. Sono due facce della stessa medaglia e insieme conducono al successo.
La scelta di essere un fisioterapista e dedicarsi agli altri dev’essere motivata da una grande passione.
Che cosa l’ha spinto in questa direzione?
Durante l’adolescenza ho avuto dei problemi che mi hanno condotto a cercare l’aiuto di un fisioterapista e ho avuto modo di provare in prima persona quanto sia importante questo ruolo, sia dal punto di vista clinico e sia sotto l’aspetto psicologico. Tra un fisioterapista sanitario e il suo paziente si instaura un rapporto umano profondo, a volte di lunga durata; con la sua azione lo sostiene motivandolo in tutti i difficili passaggi che conducono, attraverso piccoli traguardi, verso la guarigione. Da qui è nata la mia passione e ho compreso che questa era la strada che volevo seguire.
Come definirebbe il suo approccio terapeutico, dott. Nastasi?
La mia filosofia predilige poche sedute fatte bene, sartorializzate sul fisico della persona, seguite da un eventuale follow-up per valutare l’evoluzione della guarigione nel corso del tempo. Nessun trattamento può essere standardizzato.
La prima seduta è proprio dedicata a inquadrare le problematiche e definire il piano terapeutico in quanto ogni individuo fa caso a sé. L’obiettivo del bravo fisioterapista è far sì che nel più breve tempo possibile il paziente non debba più avere bisogno di lui e concluda la riabilitazione in autonomia.
È importante curare il momento del distacco alla fine del trattamento, affinché non si crei una dipendenza dalla sua figura. È un approccio poco commerciale, lontano da ciò che viene perseguito dai grandi centri, ma altamente efficace.
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha causato dei cambiamenti allo svolgimento della sua professione?
Ha richiesto a tutti di diventare più duttili. Per questo ho deciso di offrire anche un servizio telematico di videochiamate brevi per i casi in cui sia necessario l’aggiornamento degli esercizi e per seguire il follow-up, senza bisogno di recarsi in studio.
Dr. Riccardo Nastasi
Via Leonardo da Vinci 7 – Torino Tel. 375 6042396 riccardo.nastasi94@gmail.com