- Com’è cambiato il mercato immobiliare con il Covid-19?
Come abbiamo avuto modo di raccontare nella ns. prefazione del Borsino Immobiliare 2021 il Covid ha sicuramente influito sugli stili di vita, sui tempi e i modi di lavorare e su molti altri aspetti; il che ha comportato una ridefinizione dell’idea di casa sul piano degli spazi, delle funzioni, delle priorità. Torino ha seguito la tendenza rilevata a livello nazionale per quanto riguarda gli orientamenti del mercato. L’emergenza pandemica ha rappresentato un sorprendente acceleratore decisionale. In poco tempo sono mutate le esigenze: uffici più piccoli e case più grandi, più collina e meno centri storici, più provincia e meno città, più acquisti diretti meno investimenti, più affitti transitori meno affitti turistici o per studenti. Il 2021 apre una nuova pagina: è un anno che si preannuncia decisivo. Partiamo da una sostanziale tenuta del mercato immobiliare sia in termini di transazioni sia in termini di quotazioni; alcune misure – come l’Ecobonus 110% – rappresentano un chiaro sostegno per una vera e auspicata ripartenza. Siamo di fronte a un contesto complesso, in evoluzione.
- Il mattone è ancora un rifugio sicuro?
Quando a marzo dello scorso anno siamo entrati in lookdown ho pensato “e adesso cosa succederà al mercato immobiliare?”. Difficile in quei momenti essere ottimisti, difficile pensare che non ci sarebbe stato un tracollo del mercato immobiliare. E invece no, il mercato immobiliare ancora una volta ha stupito tutti. Nel 2020 le stime parlano di 500.000 transazioni contro le 600.000 del 2019. Se consideriamo che siamo stati fermi 2 mesi le compravendite sono assolutamente in linea con l’anno precedente. Un altro dato interessante è che il numero di ricerche effettuate sul maggior portale italiano (immobiliare.it) nel 2020 è superiore rispetto al 2019. In definitiva, con una pandemia in corso e guardando come si è mosso il mercato immobiliare, sono ancora più convinto che il mattone sia sempre di più un “RIFUGIO SICURO”.
- Quali sono le zone preferite dai torinesi?
Le zone di maggior interesse sono cit turin, il centro e regio parco. La collina, finalmente, dopo 10-15 anni di scarso interesse sta tornando nelle preferenze dei torinesi. Le ricerche in collina sono per lo più limitate ad appartamenti con terrazzi o aree verdi e quindi le ville continuano ad avere difficoltà commerciali. Altre zone che mantengono una certa vivacità commerciale sono vanchiglia, san salvario e san secondo. La crocetta è sempre nel cuore dei torinesi anche se con minore interesse soprattutto per i tanti immobili classificati catastalmente in A/1.
- E cosa cercano i torinesi oggi in una casa?
L’elemento centrale nella scelta di una casa al di là della zona, metratura, piano ecc… sono senza dubbio i costi di gestione (spese condominiali e di riscaldamento) e lo stato di manutenzione nelle parti comuni. Un’altra cosa a cui molti acquirenti sono attenti è verificare la sensibilità del condominio e dell’amministratore nei confronti dei recenti benefici fiscali (110% – bonus facciate ecc…).