Eurovision Song Contest Turin 2022


Un grande successo per Torino!

 

Mai come quest’anno si è sentito parlare di Eurovision Song Contest, lo spettacolo musicale più seguito dal pubblico in Europa, che si è svolto al Pala Alpitour di Torino dal 10 al 14 maggio scorso e che ha visto trionfare la Kalush Orchestra, gruppo che ha rappresentato i colori dell’Ucraina.

La manifestazione, che ha visto la luce nel lontano 1956 a Lugano, è tornata in Italia per la terza volta, dopo le edizioni di Napoli nel 1965 e Roma nel 1991, grazie alle vittorie rispettivamente della giovanissima Gigliola Cinquetti nel 1964 e Toto Cotugno nel 1990.
Il paese che si aggiudica la vittoria, infatti, ottiene il diritto di organizzare l’edizione successiva. Quest’anno si è svolta in Italia per merito della vittoria, dello scorso anno a Rotterdam, della rock band Måneskin con il brano “Zitti e buoni” che ha sancito il successo planetario dei quattro ragazzi italiani.
A rappresentare il nostro paese a Torino sono stati Mahmood e Blanco con la loro “Brividi”, brano che si è aggiudicato la vittoria a Sanremo 2022.

La manifestazione canora ha una lunga storia che affonda le proprie radici, come detto, nel 1956, anno della prima edizione, quando l’Ebu (European Broadcasting Union) cercava un programma che potesse interpretare lo spirito europeista che stava crescendo in quegli anni, dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Alla prima edizione, parteciparono solo sette nazioni, ma negli anni successivi il numero dei partecipanti crebbe, fino ad arrivare a 52 stati che hanno partecipato almeno una volta. Nel corso dei decenni la gara canora si è trasformata da un evento simbolico ad un grande show capace di trasmettere importanti messaggi culturali tra i popoli: come la pace, l’incontro tra culture, la diversità, etc.
Un modo per mettere in comunicazione mondi diversi apparentemente lontani.

Il successo negli anni è stato strepitoso, se si pensa che si è arrivati a raggiungere un pubblico di oltre 180 milioni di spettatori in tutto il mondo. Alla 66esima edizione hanno partecipato 40 paesi.
Nella prima semifinale hanno preso parte: Albania, Lettonia, Lituania, Svizzera, Slovenia, Ucraina, Bulgaria, Paesi Bassi, Moldavia, Portogallo, Croazia, Danimarca, Austria, Islanda, Grecia, Norvegia, Armenia.
Nella seconda semifinale è stato il turno di: Finlandia, Israele, Serbia, Azerbaijan, Georgia, Malta, San Marino, Australia, Cipro, Irlanda, Macedonia del nord, Estonia, Romania, Polonia, Montenegro, Svezia, Repubblica Ceca.
I big five: Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Italia hanno avuto accesso direttamente alla finale. Tra gli ospiti più acclamati ci sono stati: Il Volo, il famosissimo trio composto da Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto, protagonisti della seconda semifinale con la canzone “Grande Amore”, il singolo vincitore al Festival di Sanremo nel 2015 che, all’Eurovision dello stesso anno, si è aggiudicato il primo posto al televoto e il terzo in assoluto.

I Måneskin sono stati i super ospiti della serata finale con la presentazione del nuovo singolo “Supermodel”.
Una gioia immensa per Damiano, Victoria, Ethan e Thomas, che dopo aver scalato il podio della 65esima edizione a Rotterdam, nei Paesi Bassi, hanno dominato le classifiche di tutto il mondo diventando la prima rock band italiana ad ottenere un simile record. Attualmente contano più di 4,5 miliardi di ascolti in tutte le piattaforme digitali, 10 dischi di diamante, 185 di platino e 42 d’oro.

Un’altra ospite della serata finale è stata Gigliola Cinquetti tornata ad esibirsi per il pubblico eurovisivo dopo sessant’anni dalla sua vittoria, con la sua intramontabile canzone “Non ho l’età (per amarti)” che vinse nel 1964 a soli 16 anni.

A condurre la 66esima edizione sono stati Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika.
Il trio, molto ben assortito, ha creato un’alchimia perfetta sul palco, che ha favorito il grande successo della gara canora permettendo a tutti gli artisti presenti di dare il loro meglio.
Il tutto ha avuto come cornice una splendida Torino che ha risposto alla grande all’afflusso di un pubblico arrivato dai tanti stati europei. A livello di provenienza ottimo è stato il riscontro da parte dei visitatori esteri che hanno rappresentato il 49%, in particolare da Gran Bretagna e Francia (12%), Spagna (9%) e Olanda (6%).
Si è inoltre assistito a una serie di concerti improvvisati da artisti locali e internazionali a cui ha partecipato un gran numero di fan e turisti che hanno invaso le strade e soprattutto le piazze e hanno trasformato Torino in un fantastico palco a cielo aperto.
Anche a livello di gradimento della vacanza torinese il risultato è stato decisamente molto buono, infatti, dai dati rilevati dall’Osservatorio del Turismo di Torino e Provincia, l’88% ha dichiarato di aver avuto un’esperienza positiva e di voler ritornare una seconda volta (90%) e questa è un’importante vittoria per la città che, come tutte, si sta rialzando dai danni provocati dalla pandemia.