Italia culla di artisti, ma anche di restauratori che con maestria, competenza e ingegno riportano a nuova vita opere dal valore inestimabile. Fiore all’occhiello nazionale, il Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali La Venaria Reale è il terzo polo italiano del restauro insieme a quelli di Roma e Firenze. La sede, le ex Scuderie e il Maneggio settecenteschi progettati da Benedetto Alfieri all’interno del complesso della Reggia di Venaria, è già di per sé un tempio dell’arte. Nata nel 2005 come istituto di alta formazione e ricerca per il restauro e la conservazione del patrimonio culturale, la fondazione unisce pubblico e privato, è senza scopo di lucro ed ospita il Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Torino. La sede, la cui conduzione è al femminile così come la maggior parte delle insegnanti e delle restauratrici sono donne, propone una metodologia di lavoro che si fonda sull’interazione tra le diverse discipline. Qui vengono eseguiti progetti complessi al servizio di enti e istituzioni nazionali e internazionali, in stretta coerenza con gli indirizzi formativi, e alla professionalità delle docenti si uniscono le tecnologie e i macchinari più innovativi come una TAC per radiografare e tomografare digitalmente opere di grandi dimensioni. Gli interventi riguardano il recupero, la conservazione e la prevenzione delle opere con un’attenzione particolare nei confronti della sostenibilità. Oltre alla progettazione e al restauro di interventi complessi come quelli dell’Area Archeologica di Pompei vengono restaurati sarcofagi lignei policromi, dipinti murali strappati del Museo Egizio di Torino, arredi lignei di ebanisteria del Settecento e ancora carrozze ottocentesche, opere di design e molto altro. Ai numerosi laboratori di restauro si affiancano i laboratori scientifici che effettuano le diagnosi sui manufatti, mentre la Scuola di Alta Formazione e Studio svolge attività teoriche e pratiche per l’aggiornamento professionale e la formazione nel campo della conservazione a livello internazionale e attualmente collabora con la Getty Foundation di Los Angeles per un importante progetto di formazione sul restauro dei dipinti su tela. Il Centro firma inoltre un’interessante iniziativa: la collaborazione tra la Direzione regionale Musei Veneto, Gli Orti di Venezia e Nova Coop per il recupero e il restauro conservativo del preziosissimo tappeto Ushak a medaglione del XVII secolo appartenente alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia. Nell’ottica di collegare la cultura per la terra con la cultura per l’arte, l’innovativo progetto offre la possibilità ai cittadini di sostenere e valorizzare il patrimonio artistico del nostro Paese acquistando un’insalata de Gli Orti di Venezia in uno dei punti vendita della Coop del Piemonte. Un altro tema degno di nota è la conferenza internazionale “Curation and Conservation: Dress and Textiles in Museums” organizzata da The Association of Dress Historians che il Centro ospiterà il 21 e il 22 ottobre e che esplorerà le problematiche e le possibili soluzioni degli allestimenti museali e delle pratiche di conservazione nell’ambito degli abiti e dei tessuti.