Da Monte Carlo a Hollywood
Dall’amore per il cinema è nata AMBI Me-dia Group, la società di produzione cinematografica fondata con Andrea Iervolino.
Monika Bacardi, però, ama la creatività in tutte le sue forme e negli anni è stata protagonista di progetti internazionali.
Nata in Italia, ma cittadina del mondo, Monika Gomez Del Campo Bacardi vive a Monte Carlo e si divide tra Stati Uniti, Canada, Francia, Spagna, Regno Unito e Italia. Considerata una delle donne d’affari più influenti nel settore creativo, ha studiato arti e letteratura e parla correntemente francese, tedesco, inglese, italiano e spagnolo. Il suo amore per il cinema l’ha portata a fondare il Gruppo AMBI che gestisce con il produttore italiano Andrea Iervolino, suo socio. Attivamente coinvolta in diverse cause filantropiche, negli anni ha offerto il suo sostegno a numerose organizzazioni benefiche a Monaco, in Francia, in Italia e in altri paesi. Solare ed entusiasta, nonostante i comprovati successi Monika Bacardi è una donna che non ha bisogno di incensarsi e che lavora attivamente per il bene dei giovani artisti.
Plus Magazine ha avuto l’onore di intervistarla.
Monika, come si descriverebbe?
Con un solo semplice aggettivo: entusiasta! L’entusiasmo mi ha portato a fare tantissime cose nella vita e a raggiungere gran parte degli obiettivi che mi sono prefissata. Amo l’arte, la fotografia, il cinema e mi dedico alle mie passioni con estrema dedizione, tanto da averne fatto anche un lavoro. Quando guardo un’opera d’arte, che sia un dipinto, una foto o un film, mi emoziono e mi immergo totalmente. Mi piace immaginare sempre cosa ci sia dietro. Dietro la mano che regge un pennello, dietro l’occhio che guarda l’obiettivo, dietro una macchina da presa che riprende una scena. E vado a fondo, mi lascio trasportare dalle sensazioni e mi ritrovo ad essere grata alla vita per aver avuto la fortuna di fare del mio lavoro un’arte… o almeno ci provo.
Si divide tra il Principato di Monaco, gli Stati Uniti e l’Europa. Dove si sente a casa?
Le mie origini sono italiane, ma vivo a Monte Carlo da sempre. È qui che ho conosciuto il mio amato marito, purtroppo scomparso, padre di Maria Luisa, la mia unica e adorata figlia. È qui che vivo ed è qui che mi sento davvero a casa. Anche se viaggio molto, tra Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Italia, cerco sempre di ritornare a casa appena posso, per passare del tempo con le persone care e gli amici di sempre.
Lei è famosa anche per le cause benefiche. Un aspetto che le rende onore.
Ho sempre avuto cura di questo aspetto. Ho uno spirito filantropico e lo faccio con profondo amore ed estrema soddisfazione. Mi piace credere nei giovani e spesso mi ritrovo a sponsorizzare giovani artisti e la loro arte al fine di concedere sempre una possibilità al talento. Con Andrea organizziamo anche gli AMBI Gala, eventi legati al mondo del cinema con finalità benefiche. Infatti ogni anno devolviamo i proventi, legati ad un’asta di beneficenza, ad associazioni che affrontano varie tematiche come l’ambiente, i giovani in difficoltà o l’istruzione.
Dall’amore per il cinema è nata AMBI Media Group. Ce la presenta?
AMBI Media Group è una società verticalmente integrata di produzione, distribuzione, finanziamento e vendita di progetti cinematografici a medio/alto budget con star hollywoodiane. La società ha sede a Los Angeles con uffici sparsi in più di 7 Paesi nel mondo. Partecipiamo, con la nostra sales agency AMBI Distribution, ai maggiori market del settore cinematografico quali Cannes, Berlino, Toronto, American Film Market e HongKong. E parte dei nostri film sono stati presentati ad importanti festival come la Mostra Cinematografica di Venezia, il Tribeca Film Festival, il Sundance Film Festival e molti altri.
Monika Bacardi e Andrea Iervolino: una collaborazione vincente?
Ho conosciuto Andrea nel 2013 e dopo qualche mese è nata AMBI. È stato un colpo di fulmine professionale. Condividiamo la stessa passione per il cinema e l’idea di iniziare a produrre film in lingua originale inglese, nonostante le nostre origini italiane, ci ha accomunato sin dall’inizio perché entrambi guardavamo oltre oceano, ad una internazionalizzazione dei nostri progetti.
Siamo anche grandi amici e questo ci ha aiutato ad essere sempre critici l’uno con l’altro e a valutare insieme ogni progetto al fine di procedere sempre per l’unico stesso obiettivo, quello di produrre un buon film e cercare il massimo risultato da ognuno. Sì, direi un team vincente.
Lei ha partecipato alla Cerimonia degli Oscar 2019. Un riconoscimento importante.
La Cerimonia degli Oscar è il più importante evento cinematografico del mondo ed è davvero un onore farne parte.
È una notte magica, dove hai modo di conoscere i mostri sacri del cinema mondiale e spesso stringere rapporti che poi diventano collaborazioni, perché nel nostro lavoro ogni momento è un’opportunità e questi sono luoghi di svago, ma soprattutto di business.
Spero che un giorno anche uno dei nostri film possa ambire alla preziosa statuetta.
Questo sì che sarebbe davvero un grande riconoscimento per il nostro duro lavoro.
Sono numerose le star che lavorano con la vostra società cinematografica. Ce ne ricorda alcune?
Abbiamo collaborato con attori del calibro di Al Pacino, Johnny Depp, John Travolta,
Morgan Freeman, Sarah Jessica Parker, Sal-ma Hayek, Adrien Brody, Robert Pattinson, James Franco, Alec Baldwin, Selena Gomez, Ed Harris, Robert Duvall e molti altri.
Con alcuni in particolare come ad esempio Antonio Banderas, John Travolta, Michael Madsen o James Franco, solo per citarne alcuni, il rapporto professionale si è trasformato in sincera amicizia e questo ti dà ancora più slancio ad andare avanti, perché il rapporto professionale è fondamentale, ma quello umano non ha prezzo.
Un film che le ha regalato grandi soddisfazioni?
Ogni film, a modo suo, regala la propria piccola o grande soddisfazione. Non riuscirei mai a sceglierne uno in particolare. Ho un caro ricordo di “The Humbling”, film di Barry Levinson magistralmente interpretato da Al Pacino, perché è stata la nostra prima produzione internazionale. O “Beyond the Sun” dove abbiamo avuto l’immenso onore della partecipazione straordinaria di Sua Santità Papa Francesco nel ruolo di se stesso. O ancora “To The Bone”, con Keanu Reeves e Lily Collins, che affronta la delicata tematica dell’anoressia. Insomma, ogni film, per un motivo o per l’altro, ha qualcosa di bel- lo da raccontare e sono felice di poter, in qualche modo, contribuire a darne voce.
Come avviene la scelta delle sceneggiature?
A Los Angeles abbiamo uno straordinario team di selezione e sviluppo che fa una prima scrematura delle sceneggiature.
In seguito ci propone le più interessanti e io e Andrea ci incontriamo e le valutiamo con estrema attenzione. Poi, con coraggio e anche un po’ di istinto, scegliamo quella che ci sembra più artisticamente e commercialmente idonea e mettiamo in piedi il progetto con la produzione.
Progetti futuri firmati AMBI Media Group?
Tra poco concluderemo le riprese di “Lamborghini”, biopic ispirato alla straordinaria vita di Ferruccio Lamborghini, l’uomo che ha creato la leggenda delle straordinarie omonime automobili. Tra poco andremo a Marché du Film di Cannes per presentare i nostri ultimi progetti tra cui “Waiting for the Barbarians” diretto dal premio Oscar Ciro Guerra e interpretato dal Premio Oscar Mark Rylance, Johnny Depp e Robert Pattinson. Sulla nostra scrivania ci sono 2 o 3 progetti in preparazione, ma per il momento non possiamo svelare nulla.