Aon. Il cliente al centro della propria vision


Marco Boretti, Vice Direttore Generale di Aon S.p.A.

Considerato a pieno titolo uno dei principali operatori a livello mondiale nel brokeraggio assicurativo e riassicurativo e nell’offerta di servizi di consulenza per il risk management, Aon garantisce da sempre la massima attenzione alle esigenze dei clienti.

Aon in lingua gaelica significa unione e l’unione è il delta che fa la differenza in questa azienda leader nei servizi professionali a livello mondiale. Presente in oltre 120 paesi, fornisce consulenza e soluzioni mirate ai clienti per consentire loro di proteggere e far crescere il proprio business. Aon Italia è la branch italiana di Aon plc, capogruppo quotata al NYSE. Grazie alla conoscenza dei mercati locali, dovuta alla presenza su tutto il territorio nazionale, e al coordinamento internazionale, la società offre la massima assistenza per la gestione dei propri rischi alle aziende di ogni settore e dimensione. Per conoscere meglio questa importante realtà abbiamo incontrato il Dott. Marco Boretti, Vice Direttore Generale di Aon Spa e Responsabile della macro area Nord Italia.

Dott. Boretti, ci presenta Aon?
La nostra è una multinazionale che opera in oltre 120 paesi e tra questi l’Italia è da anni benchmark all’interno del Gruppo per aver registrato e mantenuto la maggior crescita. A livello globale Aon ha un fatturato complessivo di oltre 12,5 miliardi di dollari e una capitalizzazione di borsa di 66 miliardi. In Italia l’azienda è il risultato di oltre 40 acquisizioni che ci hanno portato a superare i 289 milioni di euro di ricavi nel 2022, affermandoci come leader di mercato. Nel nostro paese abbiamo 24 uffici dislocati su tutto il territorio e la nostra clientela è molto variegata perché si compone di grandi aziende, PMI, enti pubblici, affinity group e professionisti.

Qual è la vostra mission?
Aon oltre ad essere un broker assicurativo, è anche un consulente nella gestione dei rischi a cui le aziende e i clienti privati sono esposti. Il nostro obiettivo è offrire le migliori soluzioni assicurative e servizi di consulenza volti a salvaguardare il loro business. I nostri interlocutori devono innanzitutto essere informati sui rischi che corrono e solo dopo aver raggiunto la giusta consapevolezza, possiamo aiutarli a prendere le decisioni migliori per la gestione degli stessi, mantenendo il rischio in capo a sé, adottando strategie di mitigazione oppure affidandosi al mercato assicurativo.

Quali sono i vantaggi nel rivolgersi ad una società di brokeraggio come la vostra?
Grazie all’approfondita conoscenza del mercato assicurativo, unita ad una expertise variegata nei diversi settori – dal manifatturiero-industriale a quello della salute e del welfare – siamo in grado di offrire ai nostri clienti le migliori soluzioni sia dal punto di vista tecnico, che economico. Mi preme inoltre sottolineare il fatto che non è obbligatorio stipulare un’assicurazione, ma allo stesso tempo è giusto che ognuno di noi conosca i rischi ai quali può incorrere e come gestirli al meglio. Oggi ci sono rischi emergenti importanti che coinvolgono sia le aziende che il singolo individuo. Primo fra tutti quello legato alle calamità naturali causate dal cambiamento climatico, un rischio difficile da prevenire e imprevedibile, e dalle conseguenze molto nefaste. Le alluvioni che hanno interessato l’Emilia-Romagna in primavera e le forti piogge che si sono abbattute su Milano lo scorso luglio sembrerebbero essere costate al mercato assicurativo italiano oltre 2,5 miliardi di euro. Diventa quindi fondamentale che il settore recuperi risorse per chi ha subito i danni, anche perché non sempre lo Stato può intervenire. Un altro rischio dalle pesanti conseguenze per aziende e professionisti, pena la continuità del loro business, è quello cyber, ovvero gli attacchi informatici. Anche in questo caso la prevenzione, oltre ad assicurarsi e trasferire al mercato assicurativo parte dei rischi è fondamentale. Dallo scoppio della pandemia quello cyber non è più solo un rischio, ma una vera e propria certezza, tanto che in prospettiva sarà sempre più difficile assicurarsi nell’attuale contesto di hard market.

A suo giudizio come si evolvono i prodotti assicurativi nel panorama attuale?
Innanzitutto, voglio sottolineare che il compito del broker è quello di cercare le migliori soluzioni per il cliente in base alle sue specifiche esigenze. Oggi più che mai occorre tener conto dei nuovi rischi che si delineano e che – come ho già evidenziato – sono legati principalmente al clima e al cyber, ma anche alla salute. È nostro compito porre attenzione al benessere e trovare soluzioni assicurative in modo che i clienti possano avvalersi delle polizze per il rimborso delle spese mediche in tempi utili per preservare lo stato di salute della persona.

Le aziende italiane investono nel benessere della persona?
Negli anni è aumentata l’attenzione delle imprese nei confronti del wellbeing e stiamo investendo molto in questo ambito per le aziende che cercano di offrire un servizio in più per i propri dipendenti, oltre alla polizza sanitaria. È infatti aumentata la consapevolezza delle imprese sull’importanza del benessere delle proprie persone, per poter competere sul mercato. In futuro saranno ad esempio sviluppati dei tool informatici, come dei braccialetti, che consentiranno di tenere sotto controllo lo stato di salute della persona, verificando anche il grado di attività fisica svolta, nonché il monitoraggio delle ore di sonno e i suggerimenti per una corretta alimentazione. Noi di Aon abbiamo studiato dei percorsi per il benessere a 360° dei dipendenti delle nostre aziende, da quello fisico a quello finanziario, fornendo consigli su come gestire i propri risparmi e la previdenza.

Qual è il tipo di collaborazione che sviluppate con la FABI?
Da diversi anni siamo consulenti per le assicurazioni di Responsabilità Civile, Ammanchi di Cassa e R.C. Professionale. Abbiamo inoltre un panel assicurativo variegato e pensato per l’iscritto sul posto di lavoro, ma che copre anche la casa, l’auto e non solo. Esso è destinato all’intero nucleo familiare dell’associato e ai rischi relativi alla vita privata sua e dei suoi cari.