La Nuova Zelanda è uno stato insulare formato da due grandi isole e tante altre minori. La sensazione che si prova percorrendo le sue strade è quella di attraversare un mondo magico, si può dire che è realmente la terra di mezzo raccontata da Tolkien nel “Signore degli anelli”.
MILFORD SOUND E I SUOI PORTI GRIGI
La strada che collega Milford Sound a Te Anau, punto di partenza per le escursioni in giornata, è tra le più suggestive che mi sia capitata di intraprendere. Si snoda in un susseguirsi di curve e paesaggi mozzafiato, tra verdi prati e impervie montagne costellate da cascate. Il viaggio per raggiungere il fiordo è di per sé oltre ogni aspettativa: Madre Natura deve essere passata di certo da questi posti. Arrivati a Milford Sound si presenta uno scenario maestoso dove l’elemento acqua è la regina indiscussa. In questo fiordo l’acqua scorre in abbondanza dalle moltitudini di cascate naturali che nascono lungo le ripidi scogliere a picco, fino ad arrivare al mar di Tasmania. Qui è d’obbligo per ogni turista trascorrere due ore a bordo di un battello da crociera, godendosi queste spettacolari “installazioni” create dalla natura. I porti grigi da dove Frodo e Gandalf lasciarono per sempre la terra di mezzo non potevano che essere esattamente così.
FOX GLACIER E LA REGIONE DI MORDOR
A 500 km di distanza si trova il Fox Glacier. Questo ghiacciaio non è calpestabile in autonomia, se non appoggiandosi a escursioni organizzate da Fox Glacier Guiding. Muoversi a piedi senza la supervisione di esperti è possibile solo nella parte che precede il ghiacciaio, dove è consentito districarsi fra questi detriti lasciati a valle dal continuo sciogliersi della massa nevosa. E’ impressionante constatare, mentre si risale questo territorio pietroso, come in pochi anni il ghiaccio abbia lasciato il posto a sassi e desolazione. Il percorso è ben segnalato e costellato di informazioni che permettono a chiunque di avere un’idea dell’evolversi della ritirata del ghiaccio. Se, oltre la linea che divide la parte permessa da quella proibita, ci fosse un cratere di fuoco, non ci sarebbe nessun dubbio di essere alle pendici della regione di Mordor.
PANCAKE ROCKS E LA FORZA DEGLI EVENTI
Sulla strada che porta a Kaikura si trova “Poporoa National Park”. Lungo questo tratto di costa si possono ammirare alte scogliere che si infrangono nel mare e spiagge di sabbia bianca. Sarete catturati da immagini che vi impediranno di continuare la marcia, senza aver prima scattato decine e decine di fotografie che vi aiuteranno a tenere vivi i ricordi. Pancake è il classico esempio di come le forze della natura, attraverso la loro forza e perseveranza, possano creare scenari che incatenano lo sguardo, impedendo di distogliere gli occhi. Questi strati di erosione in gergo tecnico sono definiti “stylo bedding” e riproducono nella pietra quello che alla vista può sembrare una serie infinita di pancake. Acqua e vento sono i veri maestri di questo incanto; il dubbio che un aiuto sia arrivato da Gandalf il bianco si insinuerà dentro di voi.
KAIKURA OASI SCONOSCIUTA
Kaikura è la dimora abituale di balene, delfini, leoni marini, otarie orsine, pinguini e un numero svariato di specie di volatili. Difficilmente troverete al mondo un posto con una così varia fauna raggruppata in una sola cittadina. Dal paese di Kaikura parte una passeggiata che fiancheggia il tratto di mare, regalando a tutti coloro che decideranno di intraprenderla un’esperienza unica a contatto con centinaia di albatros e leoni marini che si incrociano lungo il cammino, mentre si concedono dei lunghi pisolini.
Con la Nuova Zelanda è stato amore a prima vista.
Attraversando le due isole il paesaggio è sempre in continuo cambiamento. I colori si mescolano tra loro, dal verde dei pascoli bucolici al blu del mare, dal bianco del ghiaccio al grigio dei geyser. Questo viaggio è per coloro che sentono un feeling speciale con la vita all’aperto, per coloro che sono pronti a far posto allo stupore, partecipe attivo del viaggio.