Il notaio risponde


A cura del notaio Remo Bassetti: Titolare dell’omonimo studio torinese, collabora con la nostra rivista, per fornire ai lettori chiarimenti su problematiche e pratiche inerenti per esempio a successioni, donazioni, compravendita di immobili, costituzione di associazioni e fondazioni, convenzioni matrimoniali e costituzione di fondi patrimoniali, mutui e altri tipi di finanziamento.

Buongiorno Notaio Bassetti,
io ho una sorella senza figli, sola e non coniugata. La mia domanda è: alla sua morte, l’unica nipote avrà diritto ad una quota di legittima sul suo patrimonio in lascito oppure no? Grazie.
Manuel

Gentile Manuel,
non va confusa la quota di legittima con la quota legittima. La prima è la quota che spetta di diritto, al limite anche contro la volontà del defunto, alla moglie e ai figli o, in assenza dei figli, ai genitori. La seconda invece è la quota che spetta ai familiari più prossimi (quando mancano moglie, figli e genitori) nel caso che la persona non abbia disposto diversamente con il testamento. Quindi la nipote ex fratre sì, ma solo se non c’è un testamento che favorisce altri.

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Buongiorno Notaio,
desidererei sapere se in un testamento olografo è possibile distinguere il contenuto di un immobile (arredi, quadri, oggetti vari, eventuali gioielli) dal cespite vero e proprio e, quindi, indicare due diversi soggetti quali beneficiari di tali distinte specie di beni. In caso affermativo, la prego di indicarmi la formula migliore da usare per precisare questa volontà, senza dar adito a controversie o interpretazioni errate. Ringrazio anticipatamente e resto in attesa di leggerla al riguardo.
Laura

Gentile Laura,
certo, beni immobili e mobili sono completamente distinti. Tanto che, se non viene specificato il contrario, chi riceve un immobile per testamento non riceve anche i mobili. Non ci sono formule particolari, ma se vuole essere un po’ più tecnica può dire “lego” (invece di lascio) i beni mobili e gli arredi della casa in (luogo) a (nome e cognome del legatario).

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Buongiorno,
mia figlia deve acquistare un immobile come prima casa, ma è proprietaria di una quota di un altro immobile in Torino: può usufruire delle agevolazioni? Grazie. Angelica

Buongiorno Angelica,
immagino che l’immobile da acquistare sia anch’esso a Torino. Se la quota dell’immobile che possiede sua figlia è già stata acquistata con le agevolazioni non può beneficiarne, salvo che non dichiari che la cederà entro un anno (e lo faccia poi davvero) oppure la ceda prima. Se invece si tratta di una quota di immobile non acquistato come prima casa non interferisce con l’acquisto agevolato, a meno che il comproprietario non sia il coniuge. In quest’ultimo caso, per beneficiare delle agevolazioni, tutta la quota dovrebbe essere ceduta prima dell’acquisto.

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