100 anni di Federico Fellini


“NON C’È FINE. NON C’È INIZIO.
C’È SOLO L’INFINITA PASSIONE PER LA VITA.”

Paola Gomiero - Direttrice FABI Plus
Paola Gomiero, Direttrice FABI Plus

La sequenza cinematografica della scena nella Fontana di Trevi con Anita Ekberg e Marcello Mastroianni è così iconica ed eterna che è in grado di essere riconosciuta anche dai più giovani, anche da chi non è cinefilo, e se l’Italia è diventata per tutto il mondo “il paese della dolce vita” una grande parte del merito lo si deve a Federico Fellini.

Era il 20 gennaio del 1920 quando nasceva a Rimini il maestro del cinema nazionale: quest’anno festeggiamo il centenario dalla nascita di un regista che ha attraversato 40 anni di cinema, firmando alcuni dei film più celebri della nostra storia.
Fellini vinse quattro premi Oscar per il migliore film straniero, con “La strada”, “Le notti di Cabiria”, “Otto e mezzo” e “Amarcord” ma, come dicevamo in apertura, per il mondo intero il suo nome è legato a “La Dolce Vita”, agli anni di Via Veneto e alle inquadrature di una Roma che, in parte, non c’è più.
Una carriera che l’ha visto dirigere grandi attori come il prediletto Marcello Mastroianni e la moglie Giulietta Masina.

Tantissime le mostre e gli eventi per ricordarlo, organizzate nel bel paese nel corso di tutto l’anno da Rimini a Roma e Milano.
E non poteva che essere Rimini a dare il maggior tributo a questo maestro del cinema con la mostra “Fellini 100. Genio Immortale”, inaugurata lo scorso dicembre e aperta al pubblico fino al 15 marzo. Allestita presso il Castel Sismondo è suddivisa in tre sezioni tematiche che raccontano rispettivamente: la storia d’Italia attraverso i suoi film, i suoi compagni di viaggio reali o immaginari e il suo universo artistico, un vero e proprio prologo del progetto permanente del Museo Internazionale Federico Fellini che inaugurerà a dicembre nella capitale romagnola. La mostra, con la raccolta di costumi, oggetti di scena, fotografie e documenti, dopo la sosta dovuta a Roma, varcherà i confini nazionali con esposizioni a Los Angeles, Mosca e Berlino.

A settembre invece Milano dedicherà al regista “1920-2020 Federico Fellini. Un racconto”, una raccolta di materiali, oggetti e documenti originali che ricreeranno l’universo felliniano nella cornice di Palazzo Reale.

Le sue opere restano indimenticabili nel tempo come certe sue frasi.
Una delle più belle che ci piace ricordare: “Non c’è fine. Non c’è inizio. C’è solo l’infinita passione per la vita”. E veramente Fellini ha saputo regalarci un sogno ad occhi aperti che dopo tanti anni è ancora impresso nella nostra memoria grazie alle sue irripetibili pellicole.


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