Paese che vai, mezzo di trasporto che prendi


Chi ama viaggiare sa molto bene che talvolta per spostarsi bisogna prendere il mezzo di trasporto offerto dal luogo e dalla situazione. Alcune volte sono mezzi ipertecnologici e super comfort, altre sono davvero particolari e lasciano un po’ sperare nella Provvidenza. Molte volte sono mezzi presi per necessità, altri per vivere un’esperienza unica e divertente, sicuramente memorabile. Così come farsi portare in groppa dagli asinelli dal porto vecchio di Santorinifino  alla sommità della Caldera è questione di sopravvivenza sotto il sole a picco, ma diventa passo dopo passo un esilarante viaggio, allo stesso modo affidarsi ai tuk tuk in Asia significa muoversi da local con tutti gli azzardi del caso. Ecco allora una carrellata di alcuni mezzi pubblici molto particolari, che piacciono anche tanto ai turisti. Pronti a salire a bordo?

La monorotaia sospesa di Wuppertal
(Germania)
Wuppertal è una cittadina di medie dimensioni della Renania-Westfalia, nel nord della Germania, con poco meno di 400.000 abitanti e famosa per la più antica ferrovia sospesa al mondo. Wuppertal è infatti attraversata da una monorotaia, la cui particolarità è il fissaggio delle cabine. Ancorate sul tetto, scorrono sotto un viadotto in ferro. La sensazione è di essere a bordo di un treno volante che percorre circa 13 chilometri, la maggior parte dei quali seguendo il corso del fiume Wupper e regalando una particolare vista sulla città. La Schwebebahn (trad. ferrovia sospesa) corre praticamente in lineare e da un capolinea all’altro impiega mezz’ora, fermandosi in 23 stazioni. Costruita nel 1901 per il servizio metropolitano, è stata restaurata una quindicina di anni or sono e viene utilizzata da oltre 25 milioni di persone ogni anno. Per chi fosse interessato alle monorotaie sospese, altre si trovano a Chiba, Tokyo e Kamakura in Giappone; a Dortmund, Dresda e Düsseldorf in Germania; a Memphis negli Stati Uniti.

La funicolare sotterranea di Istanbul
(Turchia)

Tünel, come è chiamata la funicolare sotterranea in turco, è la seconda linea sotterranea urbana più antica al mondo. Preceduta solo dalla metropolitana di Londra, venne inaugurata a inizio del 1875 sulla sponda nord del Corno d’Asia. La sua funzione era collegare la zona finanziaria e commerciale di Kayaköy, posta a livello del mare, con Beyoğlu ove vi erano le ricche residenze di banchieri e uomini d’affari. Lunga soltanto 573 metri, la funicolare sotterranea si inerpica sulla collina con un dislivello di circa 60 metri e pendenze tra il 2 e il 5%. In pratica è una sorta di ascensore posto in diagonale che già all’epoca della sua costruzione trasportava oltre 40 mila passeggeri al giorno. Oggi come allora, la funicolare ha solo due stazioni e si muove su binario unico, con una breve sezione doppia per l’interscambio dei treni. Nata a vapore, è stata elettrificata nel 1971 e compie il suo viaggio in un minuto e mezzo, risparmiando però la lunga fatica di una salita a piedi. I turisti che ne approfittano preferiscono salire con essa e fare la stessa tratta in discesa tra le vie di Istanbul!

Caballito de totora
(Lago Titicaca, Perù)
Quando si parla di questo mezzo di trasporto acquatico bisogna sapere che esisteva già tremila anni fa, come testimoniano alcune ceramiche risalenti a quell’epoca remota. Sono imbarcazioni utilizzate per la pesca e realizzate con la totora, una pianta che cresce spontanea nei fondali paludosi, resistente e galleggiante. Divenuta patrimonio culturale del Perù nel 2016, il caballito ha preso nome dal modo in cui veniva utilizzata dai pescatori. Ovvero a cavalcioni. Vengono tutt’ora utilizzate dagli Uros, una popolazione preincaica che vive su isole fluttuanti, costruite anch’esse in totora, nel Lago Titicaca. Sono delle ampie canoe la cui forma ricorda un ippocampo; oppure delle strutture più complesse con un asse in legno che tiene uniti due scafi e su cui poggia una torretta, per un più ampio trasporto di persone e merci. Per gli Uros sono il principale mezzo di trasporto, mentre ai turisti di passaggio verso l’isola di Taquile viene fatto fare un breve giro per provare la sensazione di galleggiare su delle piante lavorate e intrecciate, sostituite ogni tre mesi per via del loro deterioramento.

Tram 28
(Lisbona, Portogallo)

Il tram nr. 28 è molto famoso tra chi ha visitato la capitale lusitana perché l’attraversa da un capo all’altro (da Matrim Moniz a Campo Ourique) passando per i quartieri di Graça, dell’Alfama, di Baixa ed Esterla. Col suo colore giallo e bianco, questo filobus è una vera icona cittadina, usato dai lisboeti per spostarsi, così come dai turisti per un tour turistico tra luoghi simbolo e angoli meno noti della città, tra azulejos e street art. Entrato in servizio nel 1873, questo tipo di tram viene chiamato Remodelato, che significa “ristrutturato” perché negli anni ‘90 venne modernizzato con nuovi freni, un po’ bruschi, e dispositivi elettrici. Nonostante ciò il tram 28 non ha perso il proprio fascino retrò: i quadranti e le leve di guida sono originali, così come le rigide panche in legno lucido dove sedersi. Anche la campanella, suonata per avvisare i pedoni del sopraggiungere, è sempre la stessa, col suo suono caratteristico e praticamente unico. Il tram è tenuto in servizio perché si muove bene tra le vie strette della capitale portoghese, fatta anche di curve chiuse, salite e discese ripide. Sono parte del tragitto le numerose rasette ai muri delle case, così come gli ingorghi causati da altri mezzi parcheggiati male che bloccano la circolazione. Infatti, se sulla carta il tragitto da un capolinea all’altro è calcolato sui 40 minuti, nella realtà può volerci molto più tempo. Ma se non c’è fretta di arrivare, è bello anche star fermi a guardare cosa accade fuori dai finestrini.

Treno di bambù
(Battambang, Cambogia)
Chiamato anche Norry dai locali, il treno in bambù di Battambang era utilizzato dai contadini per spostarsi all’interno della zona agricola. Anche se si tratta soltanto di 7 chilometri, agevolava il movimento, soprattutto coi carichi. La sua storia risale a metà del secolo scorso, quando erano stati avviati i lavori della rete ferroviaria tra Battambang e Phnom Penh, la capitale. Interrotta la costruzione per l’avvento al potere dei Khmer Rossi, questa breve tratta è sopravvissuta alla demolizione che attraversò la Cambogia nella seconda metà degli anni ‘70. Il mezzo non è legale, ma è il più comodo e veloce, tenendo conto delle pessime condizioni stradali. Il vagone è composto da un una tavola di legno, ferro e bambù che viene assemblato al momento della partenza, in un punto non segnalato della campagna. Mosso da un piccolo motore agricolo, corre su un binario unico ed è consuetudine che – in caso di incrocio tra bamboo train provenienti dalle opposte direzioni – il vagone meno carico venga smontato e rimosso per far passare l’altro. Oggi è un’attrazione per turisti che, per pochi dollari, vogliono vivere un’esperienza particolare e anche al limite della sicurezza. Si viaggia alla velocità di 50 km/h, a cielo aperto, attraversando piantagioni di banane, risaie a perdita d’occhio, immergendosi nella vita agreste della Cambogia, un paese straordinario.

 

La funicolare di Buda
(Budapest, Ungheria)
La Budavári Siklo collega il Ponte delle Catene col castello di Buda, in cima alla collina sulla riva ovest del Danubio. Inaugurata nel 1870, fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e quindi ricostruita nel 1986 mantenendo lo stile originale. Salendovi infatti sembra di fare un viaggio nel tempo, sebbene il tragitto duri appena un minuto e mezzo. Lunga 95 metri, con un dislivello di 51 metri e una pendenza del 48%, la funicolare ha solo due fermate (di arrivo e di partenza) e si muove su doppio binario. Ogni anno sono calcolati circa 750 mila passeggeri, tra turisti e abitanti che vogliono raggiungere un capo e l’altro in poco tempo e senza fatica. Le carrozze a tre gradoni hanno i nomi di due santi cittadini: Margit e Gellért. Dalle loro finestre si gode una bella, seppure veloce, vista su Pest e il fiume blu. Una piccola curiosità. Accanto alla stazione inferiore (Clark Adam tér) è posta la Pietra del km 0, da cui si calcolano le distanze della
capitale dal resto dell’Ungheria.

Double Decker bus
(Londra, Regno Unito)
Insieme ai principali monumenti della capitale inglese, gli autobus a due piani sono il simbolo di Londra e di tutto il Regno Unito. Introdotto nella capitale inglese nel 1829, il Double Decker bus era pensato per ospitare il maggior numero di persone su ciascun mezzo, riducendo il numero di autobus in circolazione. Una scelta dettata per contenere i costi e massimizzare il profitto. Amatissimo dagli inglesi e dai turisti, il modello più conosciuto e diventato iconico è il Routemaster del 1956. Rimasto in funzione fino al 2005 con opportuni restyling che non lo avevano snaturato, viene oggi ricordato con grande nostalgia perché la modalità posteriore di salita e discesa, senza passare dall’autista-controllore, incarnava lo spirito democratico della società del secondo dopo guerra. Il nuovo modello ha mantenuto il colore rosso, connotativo del servizio pubblico come le vecchie cabine telefoniche e i box postali. Solo in occasione del Silver e Golden Jubilee, in onore della Regina, vennero dipinti in argento e oro. Attualmente a Londra è possibile vederli soltanto su due tratte. È impiegato sulla linea nr. 9, dalla Royal Albert Hall fino ad Aldwich (attraversando Piccadilly Circus e Trafalgar Square) e sulla linea nr. 15 da Trafalgar Square fino a Tower Hill, passando per la City. Sedersi sul piano superiore significa, oggi come in passato, godere anche della città da un punto di vista diverso. Infatti questi autobus sono stati adottati dai Sightseen Tour in moltissime città nel mondo.

Canal Boat
(Bangkok, Thailandia)
Pochi ci fanno caso, ma Bangkok è una metropoli fluviale e molto del movimento urbano avviene su acqua. Il fiume principale è Chao Phraya, da cui si diramano tanti canali presenti fin dal XVIII secolo. Il sistema venne ampliato nel XIX secolo, arrivando ad avere centinaia di chilometri navigabili. Ciò fu di grande impulso al commercio, grazie ai numerosi mercati galleggianti che così nacquero. Fu poi l’influenza europea a spostare il trasporto su strada, ma quella fluviale continua a essere un’arteria fondamentale. La rete dei trasporti è molto sviluppata e gestita da diverse compagnie: si possono infatti prendere sia motobattelli collettivi che veri e propri taxi. Lo spostamento via fiume è adottato da molti abitanti della capitale thailandese, per evitare il traffico su strada (e gli ingorghi) a un costo davvero contenuto. Molti infatti lo usano per andare al lavoro, a fare shopping e per le attività della vita in generale. Da turisti significa invece entrare nella quotidianità della metropoli e dei suoi abitanti. Oltre a raggiungere alcuni tra i principali monumenti, tra cui il Grand Palace, alcune rotte si infilano nei quartieri residenziali dove scorgere scampoli di vita. Che poi è lo scopo principale di ogni viaggio.

 

 


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