A Valenza sorge un’eccellenza manifatturiera che dal 1995 affianca il saper fare dell’alta tradizione orafa all’innovazione. Maurizio Martone, con la socia e compagna di vita Roberta Bardon, realizza lavorazioni uniche nelle quali la creatività, la cura del dettaglio e l’impiego di tecnologie avanzate si uniscono per dare vita a creazioni inimitabili e personalizzate. Scelto come partner produttivo dai più prestigiosi marchi dell’alta gioielleria in Italia e all’estero, dal 2020 Il Diamante propone dodici linee di gioielli che spaziano dai classici rivisitati alle collezioni dal design moderno e dall’allure raffinata. Conoscitori delle pietre e amanti dell’arte, i founder de Il Diamante sono spesso protagonisti di eventi culturali. Un esempio è fragile bellezza, un progetto nel quale artisti e aziende dell’oreficeria valenzana si incontrano per sperimentare nuovi percorsi creativi. Protagonisti dell’edizione 2020 con Nello spazio e nel tempo/Raffaello Sanzio, una collana con catena veneziana e ciondolo in oro giallo, oro rosa e diamanti naturali pensata con l’artista giapponese Fukushi Ito, il manufatto è stato presentato lo scorso dicembre a Valenza presso Palazzo Valentino. Primo insegnante in Italia di microincassatura e tra i primi in città ad utilizzare il microscopio, Maurizio Martone ha sviluppato un brevetto esclusivo per la realizzazione di gioielli 4D in cui al diamante centrale è abbinato un metodo di incastonatura laterale che dona una lucentezza unica al manufatto. Le quattro pietre vengono posizionate attorno a quella centrale, quasi a sfiorarla, creando un gioiello che restituisce alla vista un’esplosione di luce. “Gli aggiorni ovvero gli spazi laterali” spiega l’ideatore “essendo vuoti non solo fanno splendere meno il diamante, ma con il tempo fungono da deposito per le impurità. Riempiendoli ho risolto questo problema e, soprattutto, ho potenziato la lumino- sità del gioiello”. La difficoltà di questa tecnica, nata da anni di studi e sperimentazioni, è che i cinque apici devono convergere in uno stesso punto e sfiorarsi, ma non toccarsi per evitare rotture. Il risultato? Un connubio perfetto di estetica e tecnica per un gioiello che unisce alla robustezza una luminosità da qualsiasi angolazione lo si ammiri. A garanzia della qualità Il Diamante seleziona solo pietre la cui scala di colore sia da G in su, ovvero particolarmente bianca, e il grado di purezza sia VS1 – VS2-IF cioè con inclusioni minime; lavora diamanti di diverse carature, inclusi quelli superiori a 0,30 punti che sono accompagnati da certificati internazionali IGI, GIA, HRD che ne attestano il grado di purezza e ogni gioiello è accompagnato da un certificato con laseratura nella corona esterna alla pietra che non può così essere sostituita con una diversa. Il marchio vanta inoltre la certificazione RJC, la più importante del settore orafo perché incentrata sulla trasparenza. Frutto di diverse giornate di lavoro, i gioielli realizzati nel laboratorio valenzano possono infine essere customizzati all’interno con la scritta che si desidera, composta tramite un altro brevetto by Il Diamante.
Il Diamante
Viale Vicenza, 4/D – Valenza (AL)
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