Il Coronavirus non fermerà la Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, edizione numero 77 diretta da Alberto Barbera. La manifestazione è stata confermata, nonostante l’emergenza e si terrà in Laguna dal 2 al 12 settembre.
Dopo le notizie sulla cancellazione del Festival di Cannes ed il comunicato che ha posticipato la Biennale Architettura al 2021 e la Biennale Arte al 2022, eravamo con il fiato sospeso e pronti al peggio sulle sorti della mostra italiana e invece a sorpresa ecco che arriva la notizia della conferma.
Molto probabilmente sarà un festival diverso con un mix di mascherine, ingressi contingentati, visioni e videoconferenze online e red carpet con le distanze di sicurezza, ma il solo fatto che comunque l’edizione sia scampata alla cancellazione, è un positivo segnale di ottimismo volto alla ripresa. Roberto Cicutto, il neoeletto presidente della Biennale, in conferenza stampa sostiene: “Stiamo facendo delle simulazioni sulla giornata tipo. I supporti online saranno importanti per la stampa internazionale, ma metteremo tutto in una proposta che verificheremo con i produttori. Dovremo conoscere le condizioni da rispettare e non abbiamo la palla di vetro”. Quanto alle misure di sicurezza “credo che la Mostra debba godere di una extraterritorialità, un segnale estendibile alle altre sale. Potrebbe esserci un contingentamento delle presenze oppure la proiezione del medesimo film in più sale contemporaneamente. Venezia potrà essere un grande laboratorio”.
Altro punto interrogativo riguarda la presenza degli ospiti stranieri come la splendida Cate Blanchett presidente di giuria: “ci aspettiamo che vengano” afferma Alberto Barbera “ci saranno sicuramente restrizioni e problemi di trasporto ma spero che ci saranno perlomeno molti europei presenti”. Il lavoro da fare è tanto perché si dovrà far fronte ad una nuova realtà sospesa tra passato e futuro, ma la Mostra, si potrebbe così porre come una specie di festival apripista, un modello su come organizzare i grandi eventi internazionali con le nuove misure di sicurezza e soprattutto con l’auspicio che la voglia di cinema si risollevi e ci riporti a sognare, allontanando la paura di questi giorni di psicosi.