Lo Schiaccianoci


Il balletto dal 1892

È un’opera che occupa sicuramente un posto d’onore tra quelle dall’atmosfera natalizia, andata in scena per la prima volta il 18 dicembre 1892 presso il teatro Mariinskij di San Pietroburgo in Russia. Questo celebre balletto è nato dall’incontro tra Marius Petipa, ballerino e coreografo francese, e il genio musicale Ciajkovskij.

Ciajkovskij

Nei primi anni Novanta dell’Ottocento, il direttore del Teatro Imperiale di San Pietroburgo Ivan Vsevolojski commissionò a Ciajkovskij la composizione di un nuovo balletto dopo il successo de “La bella addormentata”. Il compositore collaborò con Marius Petipa, ballerino e coreografo francese con il quale aveva già lavorato per altre opere. Della versione originale però rimane più che altro l’intreccio della storia; Petipa infatti decise di adattare la vicenda per il libretto utilizzando come base anche “Il Racconto dello Schiaccianoci” di Alexandre Dumas padre, versione più poetica della storia originale di Hoffmann, dalla stesura più vicina alla visione del pubblico del tempo, in quanto stemperava gli elementi più critici del racconto rendendo il tutto una deliziosa favola.

La trama

Ecco la trama: la storia ha inizio alla vigilia di Natale e il sig. Stahlbaum organizza una festa per i suoi figli con i loro amici. Tutto viene animato dall’arrivo di Drosselmayer, padrino dei bambini, che porta doni a tutti, in particolare ai suoi due nipoti Frits e la prediletta Clara alla quale dona uno schiaccianoci a forma di soldatino.  Al termine della festa conclusa dalla tradizionale Grossvater (la danza del nonno) i bambini vanno a letto ma Clara tra il sonno e la veglia cerca ancora il suo schiaccianoci. Allo scoccare della mezzanotte dagli angoli più bui della stanza, cominciano ad apparire dei topolini che ben presto assumono un aspetto minaccioso; allora pure i soldatini escono dalle loro scatole, dando vita ad una feroce battaglia. Anche Lo Schiaccianoci, per merito ancora di Drosselmayer, prende vita e si butta nella mischia per affrontare in duello il Re dei topi, che riesce a sconfiggere anche con l’affettuoso aiuto di Clara volgendo la battaglia a favore dei soldatini. Il vincitore – ora trasformatosi in un bel Principe – si inginocchia davanti a Clara e la invita tra i rami del magico albero di Natale. Subito dopo, per volere della Fata Confetto tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze in onore degli ospiti che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle opere di Čajkovskij, in cui sfilano tutte le leccornie che i bambini possono desiderare, provenienti dai diversi Paesi del Mondo. Il balletto si conclude con un ultimo Valzer, l’apoteosi che celebra tutti i personaggi del divertissement ponendo fine al sogno di Clara che si risveglia felice ripensando alle straordinarie avventure vissute mentre stringe al cuore il suo amato schiaccianoci.

Overbooking

Il balletto va in scena da anni in numerosi teatri italiani, molto spesso va in overbooking, e rappresenta uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica.

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