La Scuola Forestale Carabinieri: una scuola per la natura


La sede della Scuola Forestale Carabinieri in Cittaducale è attiva da oltre un secolo: le attività della “Scuola pratica di Silvicoltura per le Guardie Forestali del Regno” ebbero infatti inizio nel novembre 1903 anche se il Decreto Ufficiale di Istituzione porta la data del 25 maggio 1905. L’Istituto di formazione ha nel corso del tempo mutato più volte denominazione, in concomitanza con la differente denominazione dell’Amministrazione Forestale statale: Corpo Reale delle Foreste, Milizia Nazionale Forestale, Real Corpo delle Foreste, Corpo Forestale dello Stato. Il plesso della Scuola è costituito da due edifici storici del XIV secolo (ex Conventi) cui si affiancano palazzine e strutture di moderna costruzione tali da rendere funzionale la sede per l’attività formativa. All’interno del sedime della Caserma, esteso su circa 40.000 metri quadrati, è presente su di una superficie pari circa alla metà (suddiviso in più sezioni) uno storico “Arboreto”, un tempo “orto dei frati” che occupavano i Conventi. Le specie arboree e arbustive impiantate in tale area contano più di 900 esemplari appartenenti a oltre cento differenti specie e costituiscono una “palestra didattica verde” dove poter svolgere esercitazioni di botanica speciale e forestale, dendrometria e selvicoltura. La Scuola è dotata inoltre di una “Mostra naturalistica” in cui sono custoditi centinaia di esemplari tassidermizzati (mammiferi e uccelli), una ricca xiloteca e diorami naturalistici: la Mostra negli anni si è arricchita anche di reperti provenienti dall’attività di controllo del Servizio CITES e recentemente di riproduzioni in scala ridotta di particolari ambienti naturali.

Dall’epoca della sua fondazione, sono decine di migliaia le donne e gli uomini in uniforme che si sono formati quali “sentinelle dell’ambiente” all’interno delle aule della Scuola e negli ambienti naturali ubicati nelle vicinanze di Cittaducale. Alla Scuola Forestale Carabinieri è stata conferita la Bandiera d’Istituto con D.P.R. il 15 settembre 2005.

Gianpiero Andreatta Generale di Brigata Comandante della Scuola Forestale Carabinieri

Generale Andreatta, qual è la struttura organizzativa della Scuola Forestale Carabinieri?
La Scuola Forestale Carabinieri, la cui sede principale è in Cittaducale (Rieti), è stata istituita, così come ora articolata, il 1° gennaio 2017, per effetto del decreto legislativo del 19 agosto 2016, n° 177, recante “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato”. L’antico Istituto è centro di eccellenza per l’attività di formazione, aggiornamento e specializzazione dei militari impiegati nei settori forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri. La Scuola Forestale Carabinieri è articolata, oltre al Comando con il suo Stato Maggiore, sui Centri Addestramento di Cittaducale (presso la stessa sede), Rieti, Castel Volturno (CE) e Ceva (CN) e inquadra il Centro di Eccellenza per la Tutela Ambientale di Sabaudia (LT), istituito l’11 marzo 2024 (in precedenza Centro Addestramento di Sabaudia) allo scopo di poter offrire in ambito internazionale le competenze del Paese in campo ambientale.

Quali sono le principali attività della Scuola Forestale Carabinieri?
L’attività formativa viene attuata attraverso corsi di formazione iniziale (Corsi di Specializzazione in Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare) rivolti ai Marescialli e ai Carabinieri che dopo aver ultimato la preparazione nelle Scuole di base dell’Arma, nella sede di Cittaducale si specializzano per entrare a far parte dell’Organizzazione Forestale. Questa attività formativa riveste una fondamentale importanza in quanto costituisce il momento iniziale di una formazione che deve ritenersi continua per l’intero percorso professionale. Vengono inoltre svolti i corsi integrativi specialistici per Marescialli e Vice Brigadieri provenienti dai Ruoli dell’Organizzazione Forestale, Ambientale e Agroalimentare. Presso i vari Centri Addestramento della Scuola Forestale Carabinieri (Cittaducale, Rieti, Ceva e Castel Volturno) vengono inoltre svolti numerosi corsi di aggiornamento e qualificazione per i militari già impiegati nei settori operativi.

La Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale svolge altresì un’attività di educazione ambientale tramite l’Ufficio Divulgazione Naturalistica rivolta agli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado, proponendo progetti o interventi su tematiche ambientali sia presso gli Istituti scolastici sia presso la sede della Scuola, dove molte attività vengono svolte all’interno dell’Arboreto e della Mostra naturalistica. Analoghe attività di educazione ambientale vengono svolte dai Centri Addestramento. Un accenno particolare merita il Centro di Eccellenza per la Tutela Ambientale di Sabaudia: nato di recente, ha l’importante e fondamentale compito di rivolgersi all’ambito internazionale, in particolare i Paesi dell’Africa, del Centro-Sud America, del Medio Oriente e dell’Unione Europea. L’Italia, essendo una Nazione estremamente ricca da un punto di vista della biodiversità, della biocomplessità e della biofunzionalità ed avendo un’esperienza di oltre due secoli di gestione e amministrazione del territorio da parte dell’apparato statale, possiede un bagaglio di conoscenze ed esperienze che costituiscono un patrimonio da condividere con Paesi esteri nell’ottica della salvaguardia ambientale del Pianeta.

Cosa apprendono in questa Scuola i Carabinieri Forestali?
Nei corsi di specializzazione iniziali, quelli rivolti ai Marescialli e ai Carabinieri che iniziano il loro percorso nell’Organizzazione Forestale dell’Arma, l’attività formativa va a sommare alla già acquisita “Carabinierità” quella che può essere definita la “Forestalità”, vale a dire quell’insieme di conoscenze e quell’approccio al mondo forestale/naturale in senso lato e alla difesa dell’ambiente che costituiscono il diuturno modus operandi delle donne e degli uomini che in qualità di Carabinieri Forestali tutelano e difendono il patrimonio forestale, naturalistico e ambientale del nostro Paese.

I corsi di aggiornamento che interessano i settori forestali, ambientali e agroalimentari sono necessari per poter consentire ai Carabinieri Forestali di operare al meglio sul territorio e affrontare con competenza e professionalità realtà che si inseriscono in un contesto di continuo cambiamento, sia scientifico sia normativo. Di recente sono stati tenuti dei corsi sul lupo, realtà che solamente vent’anni fa era del tutto marginale rispetto alle condizioni attuali della presenza del lupo nella Penisola e alle conseguenti potenziali criticità legate alla convivenza con attività antropiche. Le minacce cui è sottoposto quotidianamente il patrimonio forestale, ambientale e agroalimentare del nostro Paese richiedono una elevata professionalità e competenza che si ottiene unendo la conoscenza delle materie scientifiche e tecniche con quella delle materie giuridiche. Per poter esplicitare con un paio di esempi pratici quanto si sta dicendo, basti pensare alle modalità di controllo su un taglio boschivo – attività quanto mai delicata per i riflessi che un intervento mal eseguito può comportare al bosco o al territorio – che riguardano la conoscenza delle norme europee e delle leggi statali e regionali sulla materia, ma che non possono prescindere dalla conoscenza delle leggi della natura, dell’ecologia forestale, della botanica, della selvicoltura, della dendrometria e delle utilizzazioni forestali. Parimenti l’applicazione della normativa sulla tutela della fauna non può non contemplare il riconoscimento delle specie oggetto di tutela, del loro habitat, della loro ecologia ed etologia. In maniera analoga si procede per gli incendi boschivi, per lo smaltimento illegale dei rifiuti, per il traffico illegale di animali e per tutte le materie di competenza dei Carabinieri Forestali, che sono molteplici e in continua evoluzione.

Quali sono le modalità e le materie d’insegnamento?
I programmi prevedono un’attività didattica articolata su moduli scientifico-tecnici, professionali e legislativi; alle lezioni teoriche tenute in aula sono affiancate esercitazioni pratiche ed escursioni naturalistiche dimostrative. I piani di studio vengono elaborati tenendo presente le più recenti problematiche legate all’ambiente, alla salvaguardia delle foreste e delle aree protette e del settore agroalimentare con particolare attenzione agli aspetti normativi vigenti nei diversi settori. La trattazione delle materie è affidata a docenti universitari, magistrati, dirigenti pubblici e specialisti di settore, nonché a ufficiali e militari dell’Arma dei Carabinieri dell’Organizzazione Forestale.

Nei corsi di specializzazione iniziali, tra le principali materie scientifiche che vengono trattate vanno citate la conservazione della natura (convenzioni internazionali ed europee), la botanica generale e speciale, l’ecologia, la biologia della fauna, la selvicoltura, la dendrometria, le utilizzazioni forestali, l’entomologia e la patologia forestale, la micologia, nonché il dissesto idrogeologico; tra quelle professionali i sistemi informativi territoriali, le banche dati, il Servizio CITES, il servizio Meteomont, la quantificazione del patrimonio forestale nazionale, nonché la sicurezza in montagna; tra quelle del settore normativo gli elementi di diritto ambientale, gli illeciti ambientali e le norme di settore, il traffico dei rifiuti, gli inquinamenti di aria, acqua e suolo, gli illeciti agroalimentari.

Nei corsi di aggiornamento e qualificazione vengono affrontate tematiche specifiche tra le quali il monitoraggio dello stato di salute delle foreste, i grandi carnivori confidenti (orso e lupo), la presenza del lupo, il commercio illegale del legno, i controlli nelle aree protette, le tecniche di geomatica, la repertazione degli incendi boschivi connessa alle attività info-investigative di settore, la manipolazione degli animali pericolosi, l’interpretazione della natura, il bracconaggio sulla fauna e il bracconaggio ittico, il traffico di animali d’affezione, il traffico dei rifiuti, la disciplina degli scarichi, la filiera olearia, la filiera viti-vinicola e la filiera lattiero-casearia.

Quale dev’essere, secondo Lei, il profilo del Carabiniere Forestale?
Il ragazzo o la ragazza che sceglie di intraprendere il percorso per essere un Carabiniere Forestale, così come le donne e gli uomini che già da anni lo sono, possiedono la caratteristica comune di essere persone consapevoli innanzi tutto dell’importanza degli equilibri ecologici e della salubrità dell’ambiente che ci circonda e conseguentemente appassionate e motivate nella convinzione che riveste il ruolo della tutela e salvaguardia dell’ambiente inteso nell’accezione più ampia del termine e che la Scuola Forestale Carabinieri ha il compito di formare e aggiornare costantemente per poter permetter loro di espletare al meglio il servizio cui sono chiamati, nell’interesse istituzionale della difesa del patrimonio forestale, ambientale e agroalimentare di quello che a ragione può ancora essere definito “il Bel Paese”.

La scuola Forestale Carabinieri è “Una Scuola per la natura” e lo si evince anche dal fatto che la mattina, quando hanno inizio le attività di giornata della Caserma, durante la prevista cerimonia, la Bandiera si innalza sul pennone in mezzo al verde andando a sfiorare le chiome degli alberi dello storico Arboreto