“Pura Vida” è l’espressione che racchiude l’intera essenza del Costa Rica. Sono solo due parole, ripetute da tutti, ogni giorno, come buongiorno e buonasera, per augurare ogni bene e vicinanza, oltre a indicare la ricchezza di flora e fauna caratterizzanti questo piccolo stato del centro America. Un atteggiamento mentale che ha condotto i governi del paese latino a scelte e decisioni importanti: nonostante abbia subìto la colonizzazione e affrontato diverse battaglie per l’indipendenza, il Costa Rica ha abolito l’esercito nel 1949 ottenendo il riconoscimento di primo Stato al mondo demilitarizzato; il Presidente Oscar Arias Sanchez fu insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1987 grazie a un piano di concordia varato per quest’area del mondo. Inoltre, qui vi risiede la Corte Interamericana dei Diritti Umani ed è sede dell’Università per la Pace delle Nazioni Unite. Posizionata in un istmo stretto di terra, bagnata a est dal Mar dei Caraibi e a ovest dall’Oceano Pacifico, la Repubblica di Costa Rica è conosciuta per le spiagge paradisiache, le foreste pluviali e una grande varietà di specie animali. Caratteristiche che la rendono un luogo ideale sia per chi è alla ricerca di sport e relax, sia per chi vuole fare un’esperienza a contatto con la natura.
Il paradiso degli animali
Posizionata in una rotta migratoria, si stima che il cielo del Costa Rica sia attraversato ogni anno da circa cinque milioni di uccelli. Le flotte aviarie convergono dal Circolo Polare Artico, dall’Alaska, dalla tundra canadese e dalla Regione dei Grandi Laghi del nord America. Come in un imbuto, le montagne che l’attraversano e le vaste pianure costiere generano habitat ed ecosistemi ideali per diverse specie aviarie. Rendersi conto del fenomeno è però difficile: la traversata avviene soprattutto di notte per le condizioni atmosferiche e termodinamiche propizie che consentono agli uccelli di volare con minor dispendio di energia, sospinti dal vento e dalle correnti d’aria. L’estensione continentale del Costa Rica è di poco superiore i 50 mila chilometri quadrati ma, includendo anche l’area insulare dell’isola di Cocco (ubicata a 500 chilometri dalle coste), si estende fino a 574.000 chilometri quadrati. In questo enorme patrimonio territoriale si trovano: barriere coralline, vaste zone d’interesse marino, un domo termico, una fossa oceanica profonda oltre 4.000 metri e una lunga catena montuosa sottomarina con picchi alti oltre i 2.000 metri. Questo grande ventre azzurro custodisce i pesci più giovani e fornisce rifugio a oltre 6.700 specie, di cui 90 endemiche. Poco conosciuto, eppure vitale, è il domo termico ovvero un fenomeno oceanografico prodotto da venti e correnti marine che favoriscono la presenza di plancton che permette di far sviluppare un ecosistema popolato da balene azzurre, delfini, squali balena e testuggini. Nonostante sia un piccolo paese, il Costa Rica vanta oltre milleduecento chilometri complessivi di coste caratterizzate da baie, golfi e penisole da cui assistere, con sempre maggiore frequenza, al passaggio dei grandi mammiferi attratti dall’affiorare di ingenti quantità di nutrimento. Si è creato così un habitat perfetto dove le balene amoreggiano, le razze compiono salti acrobatici, le orche si spingono fino alle coste e le tartarughe marine si addentrano nelle spiagge per deporre le uova. Infatti, anno dopo anno, in una ripetizione che è diventata tradizione, le testuggini compiono uno sforzo straordinario per garantire la prosecuzione della specie ma, nello stesso tempo, innescano un meccanismo predatorio di sopravvivenza che coinvolge: roditori, procioni, coyote ed esseri umani.
Cosa vedere
Il Costa Rica è uno dei pochi paesi al mondo dove è possibile immergersi totalmente nella natura. Al suo interno vi si trovano: 32 parchi nazionali, 8 riserve biologiche, 13 riserve forestali e 51 oasi faunistiche. A queste aree poste sotto la tutela statale si affiancano diverse riserve private. Il motivo di tanta ricchezza risiede nella storia del paese: a metà dello scorso secolo il tasso di deforestazione era tra i più elevati al mondo e si stimò che il paese sarebbe stato completamente disboscato in pochi decenni. Le politiche a tutela del territorio adottate dai governi dopo il 1970 hanno così permesso di ribaltare la situazione in modo radicale.
Parchi da visitare
RISERVA NATURALE ASSOLUTA CABO BLANCO
Questa riserva di 1.172 ettari è stata la prima area protetta del Costa Rica, nata per volontà di una coppia scandinava che acquistò il Cabo Blanco con lo scopo di preservare l’ecosistema di questa parte di foresta tropicale. Fino al 1989 non era consentito l’ingresso ai visitatori, mentre oggi ci si può avventurare solo nei sentieri autorizzati. Il Sentiero Svedese (Sendero Sueco) è lungo 4,5 km e porta a una spiaggia sulla punta della penisola; il Sentiero Danese (Sendero Danes) è una diramazione del precedente e permette di esplorare un’altra zona compiendo un anello. La spiaggia di sabbia e ciottoli è protetta da due promontori ed è il luogo perfetto per sentirsi dentro una cartolina. Grazie alle diverse tipologie di climi la Riserva di Cabo Blanco è considerata tra le più belle a livello nazionale. L’ambiente favorisce la crescita di una foresta con alberi da fusto alti una quarantina di metri, ed è ideale per la nidificazione di varie specie d’uccelli, tra cui diversi tipi di airone, il martin pescatore e l’avvoltoio. Qui trovano casa anche: scoiattoli, cervi, scimmie urlatrici, istrici, agouti, coati, procioni, coyote, volpi, armadilli, puma, bradipi (seppur più rari da avvistare). Il Parco comprende un’ulteriore zona costiera e oceanica: l’isola Cabo Blanco che ospita altre specie di avifauna, tra cui il pellicano e la fregata magnifica. Vicino a Cabo Blanco vi sono tre relitti, di cui due dentro il perimetro della Riserva. Il più grande e meglio conservato è il “Grand Ranger”, una nave da trasporto della Seconda Guerra Mondiale; il secondo è una barca di oltre 150 anni fa. Nessuno dei due è visitabile, mentre lo è il terzo relitto, “Caroline Star”, in immersione al di fuori delle acque protette. La Riserva è un luogo tutt’oggi tutelato e trattato con rispetto e amore, un esempio su come dovremmo approcciare la natura per vivere in equilibrio col suo benessere.
PARCO NAZIONALE TORTUGUERO
Immerso nel verde brillante di una natura poco contaminata, il Parco Nazionale Tortuguero è tra i posti migliori per osservare la flora e, soprattutto, la fauna. Addentrarsi in canoa nei canali del parco ricorda molto il safari. Durante la navigazione si possono infatti avvistare: caimani, tartarughe di fiume, scimmie e bradipi. Nella stagione tardo estiva-
autunnale, immerse nell’oscurità protettiva delle tenebre, le tartarughe vi arrivano per scavare i propri nidi e deporre le uova nell’arenile scuro.
VULCANO ARENAL E SORGENTI TERMALI
L’ultima eruzione del Vulcano Arenal risale al 2010 e la sua forma perfettamente conica di oltre 1.600 metri d’altezza è diventata famosa. Spettacolari sono le fotografie scattate quando la sommità viene avvolta dalla nebbia o nelle giornate chiare di sole. Agli amanti del trekking offre numerosi sentieri, alcuni dei quali conducono a delle sorgenti termali. Oltre a quelle gratuite, ve ne sono altre a pagamento. Chi vuole soggiornarvi e concedersi del relax, non mancano i resort di lusso avvolti dalla natura.
PARCO NAZIONALE MANUEL ANTONIO
È il parco più famoso e piccolo del Costa Rica. Seppure sia sempre molto affollato, la visita non perde di autenticità. Sulle sue spiagge si aggirano in libertà i cebi cappuccini, mentre i pellicani si tuffano nelle acque limpide e i bradipi sonnecchiano sugli alberi. Tutto questo mentre le persone si godono le onde e si abbronzano sulla spiaggia.
PARCO NAZIONALE CORCOVADO
La foresta pluviale del Parco Nazionale Corcovado è molto vasta, oltre a essere ostica agli escursionisti alle prime armi. Fangosa e umida, se affrontata con addosso un paio di stivali robusti, offre un’esperienza indimenticabile a chi si addentra nel fitto della giungla. Su sentieri che paiono inesplorati è possibile incontrare animali selvatici poco abituati all’essere umano e raggiungere spiagge isolate dove sentirsi gli unici abitanti della Terra.
PARCO NAZIONALE DI CARRARA
Posizionato alla foce del Rio Tárcoles, a cavallo tra le foreste secche del nord-ovest e le foreste pluviali delle pianure meridionali, il Parco Nazionale di Carrara è un connubio delle due biosfere. Accanto alle acacie si trovano i fichi, vicino ai cactus sorgono gli alberi decidui kapok: l’habitat eterogeneo permette la convivenza tra diverse specie animali, oltre a ospitare l’ara scarlatta e i coccodrilli più grandi del Costa Rica.
PARCO NAZIONALE VULCANO POAS
Il Vulcano Poás è alto circa 2700 metri ed è rimasto dormiente per più di sessant’anni. Era considerato sicuro, tanto che i visitatori potevano affacciarsi nel cratere di 1,3 km di diametro, guardare il magma borbottante e gli spruzzi d’acqua bollente saltare per centinaia di metri in aria. I primi episodi sismici si sono verificati nel 2014 e il parco è stato chiuso fino al 2018, così adesso le escursioni sono limitate alla sola zona circostante.
RISERVA NATURALE CLOUDBRIDGE
La riserva si estende su una superficie di 283 ettari ed è parte di un progetto di riforestazione e tutela ambientale voluto da una coppia di New York. Percorrendo i sentieri di diversa difficoltà che attraversano la proprietà si possono vedere due cascate, tra cui la suggestiva Catarata Pacifica.
CASCATA VERDE
A proposito di cascate, nella zona interna e collinare, la Cascata Verde è un luogo molto amato. Il salto di un paio di metri finisce in un laghetto profondo dove fare il bagno, mentre i più arditi utilizzano la cascata come scivolo naturale per un tuffo divertente.
CATARATAS MONTEZUMA
Dopo una piacevole camminata a piedi lungo il Rio Montezuma si arriva a un gruppo di cascate rigeneranti dove fare il bagno. Il salto di 10 metri è invitante per chi vorrebbe buttarsi, ma le rocce molto scivolose rendono la salita troppo pericolosa.
VIENTO FRESCO
Nel tratto di strada tra Monteverde e Arenal è obbligatoria la sosta a Viento Fresco nota per le cinque cascate. Tra queste vi sono le spettacolari Cascate Arcobaleno (Arco Iris) con un salto di 75 metri, che finiscono in una vasca naturale e poco profonda. Le cascate sono circondate da una rete di sentieri piacevoli da percorrere, che le rendono però un luogo affollato. Il momento migliore per godere del Viento Fresco sono infatti le prime ore del mattino.