L’arredatrice risponde


A cura di Silvia Tagliaferro: Titolare di Internolab, collabora con la nostra rivista per fornire ai lettori consigli e idee sull’arredamento della casa, interior design, riorganizzazione degli spazi interni, garantendo professionalità e creatività.

Carlo M. ci chiede se può convenire riadattare una cucina per spostarla in una nuova casa.
La risposta è sicuramente affermativa se sussistono questi tre punti:

1. la cucina è recente ed è possibile trovare delle parti di completamento ancora in produzione;
2. la metratura che hai a disposizione nella nuova casa è simile o superiore a quella precedente;
3. gli elettrodomestici sono in buone condizioni.

Se queste tre condizioni sono rispettate, grazie alla modularità delle cucine moderne, un bravo progettista riuscirà non solo a riadattare i tuoi mobili, ma magari anche ad integrarli per dar loro un tocco di freschezza! Devo però dire che in queste ricomposizioni occorre quasi sempre sostituire almeno il piano di lavoro, ma niente paura perché ci sono tantissimi materiali con ottime caratteristiche qualitative e prezzi assolutamente accessibili. Se invece abbiamo un nuovo spazio che richiede componenti molto diverse o la cucina ha elementi danneggiati o obsoleti, allora può capitare che le modifiche abbiano un costo tale da rendere l’intervento sconsigliabile. In questi casi si può cercare di vendere la vecchia cucina tramite i mercatini dell’usato, oppure tramite le piattaforme on line come Subito.it, e reinvestire il ricavato su una soluzione nuova e più adatta ai nuovi spazi.

Laura S. deve attrezzare una nuova cucina e chiede cosa ne pensiamo della penisola.
Sempre quando lo spazio lo consente! La penisola in cucina porta con sé moltissimi vantaggi e un solo limite che diciamo subito: richiede uno spazio che non in tutte le planimetrie è disponibile. Tuttavia, anche se piccina, la penisola (o isola) ha cinque grandi vantaggi:

1. offre un piano di appoggio aggiuntivo per tagliare, affettare, impastare e liberare la tua creatività in cucina;
2. crea una separazione tra zona cucina e zona pranzo, soprattutto nei living, e ci dona qualche posto a sedere aggiuntivo per colazioni e pranzi veloci;
3. mentre un genitore prepara la cena diventa uno spazio per condividere i compiti svolti dai bambini, magari mentre si assaggia qualcosa di buono;
4. con gli amici diventa il punto focale delle chiacchiere mentre si prepara il cibo da condividere;
5. le penisole più grandi possono ospitare spazio contenitivo extra che fa sempre comodo!

Insomma, come avrete capito sono una grande fan delle penisole così come delle cucine aperte, perché il cibo è convivialità e la sua preparazione deve essere un’esperienza che unisce sia in famiglia che con gli amici!