La VI Edizione del Premio Eccellenza Formazione promossa da AIF, ha voluto evidenziare fin dal titolo le novità e i cambiamenti rispetto alle precedenti edizioni.
La situazione pandemica, che ha di fatto causato un rallentamento forzato nella formazione, ha dato vita a scenari nuovi e idee innovative, accelerando la diffusione della formazione online in tutte le sue declinazioni. La formazione non deve mai fermarsi, bensì contestualizzarsi, d’altronde essa rappresenta in qualsiasi ambito la cultura dell’apprendimento.
Anche questa volta hanno partecipato grandi e piccole società di formazione, liberi professionisti e realtà aziendali di ampio respiro, multinazionali e PMI, Pubblica Amministrazione e Business School. Gli 80 progetti formativi candidati nelle 7 aree dedicate sono stati particolarmente interessanti; per valutare i primi e secondi di ogni area sono state selezionate delle giurie specifiche e le votazioni si sono svolte online.
Ogni area è stata presieduta da autorevoli presidenti esterni al mondo AIF e sensibili agli scenari presentati. Tutti i giurati sono stati selezionati in base alle esperienze ma-turate e alla competenza in relazione agli argomenti trattati. A volte le valutazioni sono state particolarmente difficili ed ecco perché, oltre al primo e secondo premio e alle menzioni assegnate dai presidenti di giuria, ai progetti più meritevoli sono state riconosciute delle particolari menzioni decise dai giurati. Sicuramente questa modalità sarà adottata anche nelle successive edizioni.
Nella pubblicazione dedicata alla VI Edizione del PEF AIF, fruibile integralmente sul sito www.associazioneitalianaformatori.it è riportato l’elenco di tutti i partecipanti con una breve sintesi dei progetti, le interviste delle realtà premiate, le testimonianze di chi è stato coinvolto.
La cerimonia di premiazione è avvenuta a Torino il 14 Ottobre presso la sala Bobbio, sede aulica della città un tempo adibita a tribunale e oggi polo formativo della PA.
È stato un grande evento, seguito da circa 300 persone in streaming, che ha visto la partecipazione dei protagonisti della formazione giunti da ogni regione d’Italia per ricevere l’ambito premio.
Maurizio Milan Presidente AIF, Emanuela Truzzi responsabile PEF e Andrea Oglietti coordinatore organizzativo PEF hanno consegnato i premi insieme ai Presidenti di giurie, ai coordinatori AIF e ad alcuni giurati.
Il 2020 è stato sicuramente un anno critico per la formazione. Ciò nonostante, tutti i progetti formativi candidati al PEF AIF hanno dimostrato quanto si possa essere pratici, utili, originali, sensibili, fattuali nel realizzarli e declinarli in modo proattivo. Punti focali sono stati gli scenari incerti, i cambiamenti repentini, la costruzione di orizzonti capaci di fronteggiare le situazioni critiche e, per figure apicali ma non solo, di apprendere come creare project work in un’ottica di economia circolare.
L’e-learning ha approcciato temi quali l’etica, l’inclusione sociale, la formazione come opportunità di ricollocazione professione per le categorie più deboli. Non è un caso se il numero maggiore dei progetti si sono candidati nell’area Ambiente, Etica e Responsabilità sociale e sono risultate vincenti le progettualità di agenzie formative che da anni si adoperano in contesti sociali fortemente problematici.
Il primo premio è stato assegnato a “O.L.T.R.E. Orientamento al lavoro e Tirocini per REagire alla violenza”, un progetto nato per l’inclusione socio-lavorativa delle donne vittime di violenza e il secondo a “Il nostro giardino”, formazione professionale e presociale nel carcere minorile di Nisida.
Altre due categorie che hanno registrato numerose candidature sono state l’Organizzazione delle Risorse Umane e Digitale e Innovazione, con iscrizioni di aziende industriali, Business Academy e importanti istituzioni pubbliche. Come sempre c’è stata la partecipazione del mondo bancario e Banca Sella si è classificata prima nell’Area Organizzazione e Risorse Umane con “Essere manager nel gruppo Sella: un percorso formativo che privilegia l’ascolto e il coinvolgimento attivo”.
A esser premiata in questa edizione è stata soprattutto la capacità di saper cogliere le potenzialità della trasformazione digitale, che prima di tutto rappresenta un cambiamento culturale, specie nei casi in cui i percorsi formativi erano tesi a ridurre gap generazionali e disuguaglianze sociali.
In questa edizione del PEF AIF si è dato particolare rilievo al tema della sostenibilità nella sua accezione più ampia, anche in considerazione dei trend formativi più diffusi a livello europeo. Il premio della Presidenza è stato, infatti, assegnato a un progetto di rigenerazione urbana a Ostia che ha coinvolto il tessuto sociale sul territorio, dalle istituzioni e le associazioni alle università, attraverso la direzione di un liceo, per dare la prospettiva di un futuro migliore ai giovani.
Il PEF AIF ha reso tangibile come le scuole di secondo grado sappiano percorrere strade che conducono non al mero e semplice accumulo di nozioni, ma siano proattive nell’attivare le menti.
La voglia di mettersi in gioco, che siano grandi o piccole realtà, oltre che per conquistare l’ambito premio, rende oggettivo e soggettivo il valore intrinseco della forma-zione. Dalla folta partecipazione al PEF AIF si evince che, nonostante per lo più siano stati erogati in modalità FAD, la comunione di intenti sia la stessa: formare per migliorare, per cambiare, per dare valore alle persone.
La formazione è passaggio di idee per costruire contenuti.
Il PEF AIF dà respiro e voce a questi valori.