L’esperto fiscale risponde


A cura di Stefano Beldì: Responsabile della sezione fiscale Nova Labor Servizi Caaf FABI srl. Collabora con la nostra rivista per rispondere ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi, detrazioni e deduzioni inerenti alla compilazione del Modello 730.

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Buongiorno,
vorrei cambiare le finestre del mio alloggio e mi sembra di aver letto che le finestre possono accedere alla detrazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Mi conferma che è così? Grazie.
Simona

Buongiorno Simona,
purtroppo il Decreto Legislativo 212/2023 ha stabilito che, a far data dal 30/12/2023, possono beneficiare del bonus Barriere Architettoniche al 75% solamente gli interventi riferibili a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Il bonus, salvo proroghe, scadrà il 31/12/2025. Pertanto, le finestre non possono più godere di questa agevolazione. Le finestre possono però ancora rientrare nel bonus ristrutturazione o nell’ecobonus relativo al risparmio energetico. In entrambi i casi la detrazione scende al 50% sull’abitazione principale e 36% in tutti gli altri casi per interventi effettuati entro il 31/12/2025. Dal 1° gennaio 2026, salvo modifiche normative, la detrazione scenderà ulteriormente al 36% sull’abitazione principale e 30% in tutti gli altri casi.

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Buongiorno,
ho letto che dal 2025 i contribuenti che superano € 75.000 di reddito saranno soggetti a limitazioni sulle detrazioni fiscali. Mi può aiutare a comprendere meglio la situazione? Grazie.
Piero

Buongiorno Piero,
le confermiamo che dal 1° gennaio 2025 i contribuenti con reddito complessivo superiore a € 75.000 possono detrarre dall’IRPEF lorda oneri e spese per un ammontare complessivo non superiore ad un limite variabile in base all’ammontare del reddito e alla presenza o meno di figli a carico. Il limite, per redditi compresi tra € 75.000 e € 100.000, avrà un importo base di € 14.000. L’importo base sarà poi riparametrato sulla base del numero di figli fiscalmente a carico: senza figli scenderà a € 7.000, con 1 figlio € 9.800, con due figli € 11.900, con 3 o più figli o con la presenza di figli disabili sarà di € 14.000 pieni senza penalizzazioni. Il limite, per redditi oltre € 100.000, avrà un importo base di € 8.000. Anche in questo caso l’importo base sarà poi riparametrato sulla base del numero di figli fiscalmente a carico: senza figli scenderà a € 4.000, con 1 figlio € 5.600, con due figli € 6.800, con 3 o più figli o con la presenza di figli disabili sarà di € 8.000 pieni senza penalizzazioni. Alcune spese non saranno soggette all’applicazione di questi nuovi limiti: le spese sanitarie, le spese investite in start-up innovative o in PMI innovative, gli interessi passivi/oneri accessori/quote di rivalutazione relativi a mutui agrari e mutui ipotecari per l’acquisto/costruzione dell’abitazione principale contratti fino al 31/12/2024, i premi di assicurazione relativi a contratti stipulati fino al 31/12/2024 e le rate delle spese per interventi di recupero edilizio sostenute fino al 31/12/2024.


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