L’esperto fiscale risponde


A cura di Stefano Beldì: Responsabile della sezione fiscale Nova Labor Servizi Caaf FABI srl. Collabora con la nostra rivista per rispondere ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi, detrazioni e deduzioni inerenti alla compilazione del Modello 730.

Buongiorno,
nel 2018 ho comprato una casa in Francia e da allora, dopo la presentazione del modello 730, ho sempre presentato il modello redditi con il solo quadro RW. Ho sentito dire che ora posso dichiarare tutto nel 730. È vero? Grazie.
Leonardo

Buongiorno Leonardo,
le confermiamo che a partire dalla dichiarazione dei redditi 2024 anno di imposta 2023 le attività patrimoniali e finanziarie detenute in uno stato estero possono essere dichiarate e gestite all’interno del 730 e precisamente nel nuovo quadro W. Infatti, il Decreto Legislativo dell’8 gennaio 2024 n°1 ha introdotto diverse novità relative alle fattispecie reddituali che possono essere gestite per la prima volta nel modello 730. Le riepiloghiamo qui di seguito:
– attività patrimoniali e finanziarie detenute all’estero (quadro W) e relativa gestione delle tasse IVIE e IVAFE;
– cripto attività (quadro W) e relativa gestione dell’imposta sulle stesse;
– redditi di capitale di fonte estera, percepiti senza l’intervento di intermediari residenti e diversi da quelli che concorrono a formare il reddito complessivo (quadro L rigo L8);
– rivalutazione dei terreni posseduti al 1° gennaio 2023 da comunicare all’Amministrazione Finanziaria (nuovi righi L6 e L7 del quadro L).
Tutte le fattispecie elencate, fino allo scorso anno, dovevano essere necessariamente gestite attraverso la compilazione dei quadri RM e RW del modello Redditi.

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Buongiorno,
mia madre presenta ogni anno il 730 perchè deve pagare le tasse sugli affitti che incassa durante l’anno ma il suo sostituto di imposta INPS ha sempre difficoltà a farle pagare tutto il debito perchè la sua pensione non è abbastanza alta. Come posso fare per risolvere la problematica? Grazie.
Luisa

Buongiorno Luisa,
purtroppo, il caso da lei descritto capita frequentemente. Fortunatamente dal 1° gennaio 2024 sarà possibile risolvere il problema al momento della compilazione del 730. Basterà infatti impostare un 730 senza sostituto di imposta che prevede la liquidazione delle imposte in autonomia attraverso il pagamento del modello F24. Fino allo scorso anno, al contrario, la normativa, non prevedeva questa possibilità. Ora invece tutti i contribuenti avranno la libertà di scegliere se presentare un 730 senza sostituto a prescindere dalla presenza o meno di un sostituto che possa liquidare le imposte.
Questa scelta potrà essere operata sia in presenza di una liquidazione del 730 a debito (gestita con il versamento di un F24) sia di una liquidazione a credito (gestita con l’accredito in conto corrente).