Da oltre dieci anni il Centro Disfunzioni Pelviche dell’Ospedale Koelliker di Torino è il punto di riferimento per la cura di patologie come incontinenza, stipsi, prolassi e dolore pelvico cronico. Il pavimento pelvico è una zona importante del nostro corpo che svolge diverse funzioni. Prima di tutto, permette di mantenere gli organi pelvici – ovvero utero, retto, vescica e uretra – nella posizione corretta; permette poi di urinare e defecare correttamente, di avere una sessualità soddisfacente e di partorire. Nelle donne, con l’avanzare dell’età o a causa delle gravidanze, i muscoli e le fasce che lo costituiscono possono indebolirsi generando disturbi che compromettono la qualità di vita del paziente, a volte in maniera anche molto invalidante. Tali disturbi vengono curati con un approccio improntato alla multidisciplinarietà: le prestazioni spaziano dalle visite specialistiche in ginecologia o urologia al controllo fisiatrico, alla visita neurologica e al counseling psicologico, senza dimenticare gli esami diagnostici specifici quali colonscopia, ecografie o le valutazioni sulla postura e l’osteopatia. “Oggi il centro risponde alle esigenze del territorio: sono numerosi i pazienti che giungono da altre strutture” afferma il dott. Paolo Tonello, Specialista in Chirurgia Generale e responsabile del Centro Disfunzioni Pelviche dell’Ospedale Koelliker di Torino.
In che modo garantite la qualità della prestazione?
Il lavoro multidisciplinare prevede che il caso clinico venga trattato da differenti specialisti e che dall’insieme di queste discussioni si arrivi ad un piano diagnostico terapeutico che viene comunicato al paziente. Questo consente di valutare l’aspetto non solo funzionale ma anche psicofisico. Al termine di ogni fase il paziente viene valutato collegialmente per verificare la necessità di ulteriori accertamenti o di terapie conservative o eventualmente chirurgiche. Questa lettura della patologia nata dal confronto fra diversi specialisti è garanzia di qualità nella prestazione offerta.
Quali sono le terapie?
Trattamenti riabilitativi sono proposti dopo un’accurata valutazione ed eseguiti da personale dedicato: ginnastica posturale, trattamenti fisioterapici e osteopatici, fisiokinesiterapia, biofeedback, tecniche strumentali, trattamenti osteopatici e tecniche più complesse quali la neuro stimolazione. Pratichiamo la neuro modulazione del nervo tibiale posteriore per l’incontinenza oppure il test del blocco del nervo e l’eventuale trattamento mininvasivo come la neurolisi con radiofrequenza nel dolore pelvico cronico.
Cosa rende necessario l’intervento chirurgico?
Riteniamo di dover intervenire chirurgicamente in presenza di un difetto anatomico, il quale produce sintomi che possono essere curati correggendo il difetto anatomico con un’operazione chirurgica. Di fatto la percentuale dei pazienti che vengono sottoposti ad intervento chirurgico è nettamente minore rispetto al numero di pazienti che vengono curati con un trattamento conservativo e riabilitativo.
Come intervenite chirurgicamente?
La chirurgia del pavimento pelvico prevede in casi specifici trattamenti chirurgici generalmente mininvasivi in laparoscopia, eseguiti con apparecchiature di ultima generazione utilizzando la tecnologia 3D.
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