Danimarca: viva la vita hygge


Una spettacolare vista dell’iconico
Faro di Rubjerg Knude

La Danimarca è un piccolo Stato conosciuto per i paesaggi incontaminati, il design e l’arte, le persone amichevoli tra le più felici al mondo. Un paese circondato dall’acqua: occupa infatti la penisola dello Jutland ed è composto da un arcipelago di 400 isole. Visitarlo significa camminare lungo spiagge battute dal vento, addentrarsi nelle foreste, entrare nei castelli, ammirare laghi e fiordi, pedalare nelle numerose piste ciclabili e immergersi nella storia affascinante dei vichinghi.

Jutland del nord
L’area più occidentale del paese offre ampie spiagge dove rilassarsi e piccole cittadine da scoprire a piedi. Il Faro di Rubjerg Knude è una delle principali attrazioni turistiche poiché si erge su una duna di sabbia alta 60 metri. Quando fu costruito distava oltre 200 metri dalla riva: l’erosione della scogliera dovuta alle tempeste ha avvicinato in maniera sensibile il mare, rendendo imprescindibile l’esperienza di salirvi poiché il suo crollo è previsto nei prossimi 15 anni. Acceso per la prima volta nel 1900, dalla sua sommità di 23 metri è possibile ammirare il Mare del Nord. Dune incontaminate, foreste di conifere e villaggi sul mare sono gli elementi caratterizzanti il selvatico Nationalpark Thy. Il Parco si estende per oltre 200 km² con sentieri da percorrere a piedi, a cavallo o in bicicletta; al suo interno vive un’abbondante fauna, tra cui i cervi rossi, i più grandi mammiferi terrestri della Danimarca, che vagano liberi, oppure le foche morbidamente sdraiate sull’arenaria. L’estrema punta nord della Danimarca è famosa anche per un fenomeno naturale chiamato “la collisione dei due mari”. A Skagen, sulla spiaggia di Grenen avviene l’incontro tra le chiare e placide acque del Mar Baltico e quelle più scure e tumultuose del Mare del Nord. La vista è molto suggestiva poiché il mescolamento delle due masse è così spettacolare e fluido da essere rilassante.

Jutland occidentale
La costa occidentale dello Jutland offre sentieri escursionistici come il fiordo di Ringkøbing che, nei suoi 100 km costeggia e attraversa numerose bellezze naturalistiche. Distese aperte, brughiere ricoperte di erica e profumo di mare sono i ricordi che si portano a casa visitando questa zona. Memorabile è l’installazione “L’uomo incontra il mare”, a ovest di Esbjerg, sulla spiaggia di Sædding. Il monumento è composto da una scultura di quattro uomini seduti, ciascuno alto 9 metri, con lo sguardo rivolto verso il mare. Inaugurato nel 1995, oggi è una delle principali attrazioni turistiche della zona e dell’intero paese.

Il quartiere Ø a Aarhus

Aarhus e dintorni
Ad Aarhus (si pronuncia Orus) lo stile hygge è di casa, tanto da meritare il soprannome de “la città dei sorrisi”. Nel secondo centro della Danimarca regna una perfetta fusione tra antico e moderno, con esempi pregevoli del famoso design danese. Nella zona del porto sorgono il Dokk 1 Cultural Centre e gli Isbjerget, edificati nel nuovo quartiere residenziale Ø. Un progetto edilizio comprensivo di aree commerciali e residenziali, concepito per massimizzare la vista sul mare dai 208 appartamenti e costruito con uno schema incrociato per ricordare la rottura degli iceberg galleggianti: i tetti degli edifici si alzano e abbassano creando un effetto ottico di grande impatto. Un’altra icona cittadina nel quartiere Ø è il Faro che, con i suoi 142 metri, è l’edificio più alto della Danimarca. In una fusione tra design e natura, è un faro solo di nome per la posizione sull’ultima sponda di terraferma. Si tratta in realtà di un grattacielo che trae ispirazione dalla dinamica e dai riflessi dell’acqua. Per realizzarlo sono state collocate diverse tonnellate di cozze blu nei canali, mentre il cemento in eccesso della costruzione è stato utilizzato per creare delle ciambelle e offrire un habitat a pesci e altre specie marine. Sulla sommità è aperto l’Aarhus Eye, ovvero un punto di vista panoramico sulla baia cittadina, dove è anche possibile degustare piatti tradizionali rivisitati. Nel centro della città è aperto ARoS, il museo di arte internazionale con cinque gallerie e un piano dedicato alle installazioni. Al suo interno sono accolte oltre 8.000 opere, danesi e internazionali, e ogni anno vengono organizzate delle mostre. Sul tetto è stato posizionato un percorso circolare di 150 metri denominato “Your rainbow panorama”: una serie di pannelli con i colori dell’arcobaleno creano un affascinante effetto sulla vista circostante. Ogni segmento di vetrata è un pezzo unico, curvo e di un diverso colore dello spettro cromatico. Quando poi cala la notte, i soffitti della passerella si illuminano trasformandola in un arcobaleno fluttuante nel cielo, a 50 metri di altezza. Tenendo fede alla vocazione artistica, sulla costa è stata resa permanente (solo nei mesi estivi) l’installazione “Infinite Bridge”, ovvero un ponte circolare in legno appoggiato sull’arenile che entra nel primo tratto di mare, sul quale camminare senza arrivare mai alla fine. Per chi desidera avventurarsi nella natura, il Parco Nazionale Mols Bjerge offre una gran varietà di specie floreali, alcune endemiche. La sua caratteristica è il paesaggio straordinario risalente all’era glaciale. Tra alti picchi e profondi canyon ricavati dallo sciogliersi dei ghiacci vivono le rare lucertole della sabbia e si trovano molti tumuli risalenti all’età del bronzo e ancora chiusi.

Una vista panoramica delle scogliere di Møns Klint

Fionia
Una verdeggiante isola incastonata nell’arcipelago danese è Fionia. Qui il concetto di hygge si realizza. Con le strade acciottolate e le vecchie case, le piccole cittadine sono ricche di fascino e in una di queste, a Odense, è visitabile la casa dello scrittore di fiabe Hans Christian Andersen. L’abitazione è multimediale: attraverso luci, spazi, scenografie progettate da artisti internazionali, le favole di Andersen prendono vita, modificando i punti di vista e rendendo ciascuno il protagonista. La Fionia ospita 123 castelli tra cui spicca anche il migliore della Danimarca: Egeskov, un edificio rinascimentale tra i più belli d’Europa, posizionato dentro uno specchio d’acqua e sulla cui sommità si ergono guglie principesche. Aperto al pubblico, al suo interno si trovano una Sala dei Cavalieri, la casa delle bambole più grande al mondo con oltre 3000 esemplari, anche se il pezzo forte sono le passeggiate nel grande parco e le divertenti escursioni nella PlayForest dove grandi e piccini possono divertirsi nei Tree Top Walking. Nella parte meridionale di questo arcipelago con oltre 400 isole si trova Ærø, raggiungibile solo via mare e da esplorare in bicicletta. I sentieri sono lunghi circa 30 km e si trovano sia sulla costa che in traversata da nord a sud. Uno dei posti più scenografici sono le scogliere moreniche di Voderup alte 33 metri con terrazze e gradoni da cui si può scendere nella spiaggia. Sempre nella parte meridionale è posizionata una suggestiva lingua di sabbia: la spiaggia di Eriks Hale. I due lati della costa sono bagnati da: “The Little Sea” e “The big Sea” dove si trova una baia poco profonda, un porticciolo turistico e la spiaggia. L’altro lato invece si affaccia sul Mar Baltico, freddo, ondoso e profondo.

L’installazione
“L’uomo incontra il mare”,
a ovest di Esbjerg,
sulla spiaggia di Sædding.
Inaugurato nel 1995

Selandia
L’isola della Selandia è la regione dove si trova Copenaghen ed è la zona più anticamente abitata della Scandinavia.
Lungo la costa meridionale sorgono diverse isolette, molto popolari tra i danesi per le vacanze tanto da averle definite “la Riviera danese”. A poco meno di due ore a sud di Copenhagen, sull’isola di Møns, si trova una delle meraviglie della Danimarca: Møns Klint, le alte scogliere in calcare risalenti a 70 milioni di anni fa. La loro abbagliante bellezza si riflette nelle acque del Mar Baltico, rendendole cristalline e regalando a questo luogo l’appellativo di Caraibi Freddi. La zona si può esplorare e godere in diversi modi: dall’acqua (in barca a vela e kayak, con le immersioni e lo snorkelling); a cavallo
e in bicicletta nel percorso sulla cima della scogliera; a piedi, sulla spiaggia alla ricerca di tesori fossili o per ammirare il notturno manto stellato. Immersa nel verde lussureggiante, a est di Copenhagen sorge la Torre Forestale, una clessidra alta 45 metri dalla cui sommità si può allungare lo sguardo per 25 km e, nelle giornate limpide, arrivare fino a Malmö (in Svezia). Durante la salita a spirale attraverso 12 cerchi si viene circondati dal bosco, in una vera esperienza immersiva, ed è possibile toccare con mano i tre faggi racchiusi al centro della torre. Oltre a un monumento alla natura, la Forest Tower è anche un esempio di architettura che ha vinto numerosi premi internazionali. A proposito di installazioni, nei boschi alla periferia di Copenhagen si possono scorgere Forgotten Giants, sei giganti dall’aspetto bizzarro e realizzati con legno riciclato. Collocati fuori dagli itinerari più battuti, l’intento è di creare un circuito turistico nuovo e portare più persone a godersi le passeggiate nella natura. Considerata un’attrazione turistica sui generis, è perfetta per le famiglie e per chi si sente un po’ bambino. All’estremità nord della Selandia si trova il Castello di Kronborg, dove Shakespeare ambientò l’Amleto. Per visitarlo bisogna recarsi a Elsinor, una graziosa cittadina sullo stretto di Øresund. Eretto nel 1420, la storia del castello-fortezza è stata travagliata con numerose distruzioni e ricostruzioni, ma, nonostante ciò, rimane uno degli edifici rinascimentali più importanti del Nord Europa. In una nicchia nei sotterranei del castello è stata posizionata la statua di Ogier il Danese, personaggio del poema cavalleresco, che – secondo la leggenda – si sveglierà dal suo sonno quando la Danimarca sarà in grave pericolo per salvarla. Ma i vichinghi? Nella regione dei Fjordland, vicino alla capitale, si apre il libro della loro storia. Per seguirne le orme si parte dal museo delle navi di Roskilde che custodisce ben cinque imbarcazioni del XI secolo. Il museo è strutturato in due parti: la Sala delle Navi e il Cantiere dove si svolgono i lavori archeologici e la ricostruzione in scala 1:1 di imbarcazioni. Nell’immensa sala si può vedere il progetto “Thoroughbred of the Seas”, ovvero la traversata fino a Dublino e ritorno del galeone Glendalough Sea Stallion. In una vera visita immersiva, il museo offre l’opportunità di accedere a una nave mercantile piena di merci; vestirsi da vichingo; coniare monete e dipingere scudi; acquistare prodotti di artigianato riprodotti dell’epoca. A Frederikssund ha sede, inoltre, il Museo all’aperto con la Sala dei Re di epoca vichinga. Posizionato su una collina, l’edificio è una ricostruzione basata sullo studio dei reperti archeologici rinvenuti a pochi chilometri di distanza. Visitarlo significa scoprire la vita quotidiana dei vichinghi: nei 600 m² del locale, tra le file di pali a sostegno dell’imponente soffitto, si trovavano tutti gli ambienti della vita quotidiana. Sempre a Frederikssund, il gioco annuale dei vichinghi è un appuntamento per gli amanti del genere. Si svolge tra giugno e luglio ed è una ricostruzione in costume della vita e degli usi degli antichi abitanti. Tra banchetti a tema, giochi con le armi storiche, elmetti e scudi, sembra di esser tornati indietro nel tempo e di scoprire così l’antica anima della Danimarca.

Il Castello rinascimentale di Egeskov
sull’isola Fionia

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